La ricerca di nuovi ‘Sentieri di libertà’ per i detenuti di Massa

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Una convenzione per l’impiego di quattro persone in esecuzione penale (tre lavoranti esterni e uno in misura alternativa) in attività di pulitura e manutenzione del verde è stata firmata ieri tra il Comune di Montignoso (MS), il Club Alpino Italiano, sez.”Elso Biagi” (CAI), l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) e la Casa di reclusione di Massa.

Gli interventi di pubblica utilità, già sperimentati con successo gli scorsi anni, saranno effettuati su tre  sentieri di media montagna una volta alla settimana per cinque mesi. Le squadre saranno integrate da volontari del CAI che, come nelle scorse edizioni, accompagneranno e avvieranno i detenuti alle attività di pulizia e cura del verde.

“Il carcere non può essere la fine dei sogni. – ha detto Paolo Basco, direttore pro tempore della Casa di reclusione di Massa, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto,  tenutasi ieri presso il Comune di Montignoso – Il carcere è strutturale per il recupero e il reinserimento ma senza la società, senza istituzioni e senza queste esperienze di collaborazione diventerebbe uno spazio marginale, le persone verrebbero abbandonate a se stesse in un sistema chiuso. I trattamenti non possono essere contrari al senso di umanità e devono propendere alla rieducazione, come? Con l’esempio, con l’opportunità, con l’umanità. Stiamo rispondendo a un dovere istituzionale, quello di guardare a chi è ai margini. Quando noi siamo attenti ai bisogni degli ultimi possiamo misurare il nostro grado di civiltà».

“Non si tratta di semplici interventi di pulizia – ha sottolineato Sauro Quadrelli del CAI di Massa- ma di riuscire a conoscere e inserirsi in un ambiente attraverso la condivisione del lavoro, della fatica, del vivere e trascorrere tempo insieme».