Open day 2019: un bilancio estremamente positivo

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Si è concluso con un bilancio estremamente positivo l’Open Day organizzato dal Ministero della giustizia, nell’ambito della Settimana dell’Amministrazione Aperta 2019,  e allestito nella Biblioteca centrale giuridica ospitata dalla Corte di Cassazione.

Più di 1000 sono stati i visitatori che, percorrendo le sale della Biblioteca tra libri antichi, arredi storici e moderne strumentazioni multimediali, si sono lasciati coinvolgere nei cinque itinerari tematici creati per avvicinare i cittadini ai servizi della Giustizia.

Tra tradizione e innovazione si sono snodati percorsi dialogici curati dalla Biblioteca, dalla Redazione della Gazzetta Ufficiale, dal Foia-Giustizia, dalla Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) e dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Molto partecipata la cerimonia di apertura della manifestazione, che ha visto un gruppo di studenti del Liceo romano Gelasio Caetani condividere il significato dell’evento con il Ministro della giustizia e con il Primo presidente e il Procuratore generale della Suprema Corte. L’invito del Ministro agli studenti a cercare dentro di sé il senso della giustizia senza trascurare, al tempo stesso, immagini e testimonianze storiche ha colto, emblematicamente, l’essenza di un’iniziativa che ha inteso divulgare un concetto “moderno e aperto” di identità giuridica, basato su conservazione della memoria e conoscenza consapevole degli strumenti oggi a servizio dell’amministrazione della Giustizia.

Ha aperto il tragitto la mostra di volumi antichi, per l’occasione collocati nella Sala cataloghi della Biblioteca. E’ stato bello leggere emozione e sorpresa sul volto dei visitatori, particolarmente colpiti dal contatto visivo con rare e pregiate edizioni di testi che costituiscono le basi del diritto codificato e i capisaldi della trasmissione del pensiero giuridico nei secoli.

Così è stato per l’incunabolo delle Decretali di Gregorio IX, un’edizione a stampa miniata del 1474 e uno dei 25 esemplari al mondo di raccolta delle fonti di diritto canonico risalente al XII secolo.

O per il magnifico esemplare con frontespizio rosso e nero del Corpus Juris Civilis di Giustiniano, fondamento normativo del diritto comune europeo, risalente al 1615. Di grande impatto anche il De iure belli ac pacis di Grozio, nell’edizione del 1696, opera che ha contribuito, durante i travagliati anni delle guerre di religione europee, all’elaborazione del diritto internazionale moderno.

Lo stand della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana è la cifra della finalità di questo Open Day, se si considera il visibile interesse mostrato dal pubblico al cospetto del Sigillo dello Stato (trasportato dalla sede di via Arenula) e degli originali di alcuni numeri di questo Giornale appartenente al patrimonio del Ministero della giustizia (tra cui il primo fascicolo della Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia del 19 marzo 1861 e quello del 27 dicembre 1947 recante la Costituzione della Repubblica Italiana) con i quali sono stati divulgati tra la cittadinanza eventi che hanno segnato la storia del nostro Paese.

E ancora una volta, come imposto dal leitmotiv della rassegna, alla ricostruzione della tradizione ha fatto da accompagnamento un momento interattivo, nel corso del quale ai presenti sono state illustrate le fasi di pubblicazione di una legge e di un decreto-legge in Gazzetta, esibendo alcuni provvedimenti emanati di recente dal Presidente della Repubblica, con in calce le firme del Capo dello Stato e del Ministro Guardasigilli.

L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha poi introdotto studenti, cittadini e tecnici nelle potenzialità innovative dei siti già a disposizione dell’utenza (Gazzettaufficiale; Normattiva; Portale dell’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione) illustrando – nell’ambito di quello che è un preciso obiettivo della Direttiva del ministro della Giustizia per il 2019 – la digitalizzazione dei workflow di lavorazione degli atti da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale e nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia.

Un ruolo marcatamente divulgativo ha svolto per noi la Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali del MIBAC, parlando di come la conservazione della memoria culturale del Paese passi attraverso il deposito legale, che è una fondamentale modalità di acquisizione di volumi che deve essere sempre più portata a conoscenza della collettività.

La Biblioteca centrale giuridica è infatti, con le Biblioteche nazionali centrali di Roma e Firenze e le biblioteche archivio regionale, depositaria della c.d. copia d’obbligo; questa prerogativa ha consentito, negli anni, di costituire una collezione di oltre 400.00 volumi e rendere la Biblioteca del ministero della Giustizia un Istituto culturale di primaria importanza alla guida del Polo giuridico nella rete del Servizio bibliotecario nazionale.

In parallelo, l’Unità di staff per l’accesso civico generalizzato – la struttura del Ministero che gestisce il Registro nazionale degli accessi ai dati e ai documenti detenuti dalle articolazioni centrali e periferiche della nostra Amministrazione – ha aperto ai cittadini le porte della casa di vetro, illustrando le procedure con le quali chiunque è oggi posto in condizioni di esercitare il controllo diffuso sull’utilizzo delle risorse pubbliche e su come la P.A. persegue le proprie finalità istituzionali.

Al di là del consenso raccolto e dei contenuti divulgati questo Open Day è la prova di come l’Amministrazione possa diventare essa stessa il miglior testimone della propria azione, coinvolgendo personale ed utenza in una gestione sempre più partecipata, consapevole e dunque utile del servizio pubblico.