Colloqui tra detenuti e difensori: protocollo per il carcere Pagliarelli

Protocollo istituto Pagliarelli con Ordine avvocati Palermo
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Un protocollo per regolamentare i colloqui tra i detenuti e i loro difensori, fino al termine dell’emergenza sanitaria da Covid-19, è stato firmato ieri dalla direttrice della casa circondariale di Palermo “Pagliarelli – Antonio Lorusso”, Francesca Vazzana, e dal presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, Giovanni Immordino.

Un accordo reso opportuno dalla persistenza, nonostante le graduali riaperture, di alcune sacche epidemiche nel panorama globale e nazionale che, sia pure circoscritte ad aree limitate impongono – viene spiegato nel documento – di “mantenere e adottare, se necessario, nuove precauzioni, volte a tutelare la salute pubblica, contenendo il pericolo di contagio”.

Gli articoli del protocollo definiscono nel dettaglio gli impegni dei firmatari, che potranno essere integrati da nuove modalità di contatto tra difensori e detenuti, in caso sopraggiungano nuove esigenze di gestione della pandemia.

Protocollo istituto Pagliarelli con Ordine avvocati Palermo

Gli avvocati saranno tenuti a utilizzare una casella di posta elettronica messa a disposizione dall’istituto per prenotare i colloqui con i loro assistiti e dovranno, salvo circostanze particolari, rispettarne i tempi di durata prestabiliti. I legali saranno tenuti, inoltre, a sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea nella zona dedicata alla fase di triage, nonché all’uso di mascherina, di guanti e, in aggiunta, di visiera protettiva.

La direzione si impegna a mettere a disposizione degli avvocati un’ulteriore sala d’attesa mentre, in alternativa al colloquio, si conferma l’opportunità di svolgere l’attività legale tramite collegamento attraverso un’utenza telefonica fissa.

La sottoscrizione del protocollo d’intesa, condiviso anche dal presidente della Camera Penale di Palermo, Fabio Ferrara, rappresenta un valido strumento per raggiungere l’obiettivo comune – sottolinea la direzione della casa circondariale – “di migliorare lo svolgimento del diritto di difesa nel rispetto delle misure atte a prevenire il contagio”.