Detenuti al lavoro nella lavanderia del carcere di Parma

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Un’attività di lavanderia industriale sarà presto avviata all’interno dell’istituto di Parma: vi saranno assegnati detenuti lavoratori alle dipendenze della società e su quest’ultima graveranno, oltre agli oneri retributivi, anche quelli contributivi e di sicurezza.

È quanto prevede il progetto “Sprigioniamo il lavoro”, presentato oggi pomeriggio a Parma nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato, fra gli altri, il presidente della Fondazione Cariparma Gino Gandolfi, il provveditore regionale del Dap Gloria Manzelli, il direttore dell’istituto penitenziario di Parma Carlo Berdini, il Garante comunale per i diritti dei detenuti Roberto Cavalieri, nonché rappresentanti di imprese del territorio.

L’iniziativa prevede il contributo importante della Fondazione Cariparma, che ha messo a disposizione 350mila euro, e di altre aziende private per complessivi ulteriori 150mila euro, fondamentali per la realizzazione del progetto. La convenzione è stata sottoscritta con la Libelabor Consortile srl, alla quale sono stati ceduti in comodato d’uso i locali destinati all’attività e le attrezzature. L’avvio dei detenuti all’attività lavorativa sarà effettuato in stretta sinergia con l’area giuridico-pedagogica dell’istituto e prevede una preventiva selezione degli aspiranti, sulla base della motivazione dimostrata in sede di colloquio, rispetto all’importanza dell’offerta trattamentale.