Parma: siglato accordo per favorire progetti di giustizia riparativa

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Comprendere il perchè si è finiti in carcere e come trasformare tutto ciò in una concreta possibilità di reimmissione  nella società è fondamentale per chi ha trascorso un periodo di tempo dietro le sbarre. La “giustizia riparativa” nasce proprio con questo scopo.

Ieri è stato siglato un accordo tra il Comune di Parma, l’Ufficio distrettuale esecuzione penale esterna di Reggio Emilia, Parma e Piacenza e Forum Solidarietà, proprio per favorire progetti di giustizia riparativa che aiuteranno i detenuti per piccoli reati a seguire un percorso che coinvolgerà in modo virtuoso il reo, la vittima e la comunità in alternativa all’azione penale. Nello specifico, queste persone potranno svolgere attività gratuite in favore della collettività.

“La Giustizia riparativa considera il reato principalmente in termini di danno alle persone – afferma l’assessore al welfare del Comune Laura Rossi – e da ciò consegue l’obbligo, per l’autore del reato, di rimediare alle conseguenze lesive della sua condotta. Per questo credo molto in questo percorso in cui investirò nei prossimi mesi”.

“Anche grazie al nuovo protocollo, i detenuti potranno chiedere l’autorizzazione del Tribunale per poter svolgere ore di volontariato pubblico attraverso cui poter estinguere il reato commesso” spiega Maria Paola Schiaffelli, dell’Uepe di Parma, Reggio Emilia e Piacenza.

Senza possibilità di riabilitazione, il carcere rimane solo uno strumento per l’espiazione di una pena. Recuperare chi ha commesso uno sbaglio e reinserirlo nella società è il vero obiettivo che ci dobbiamo prefissare.