Partecipa a docufilm sul caso Yara, processo disciplinare per pm

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La partecipazione alla realizzazione di un docufilm inguaia la pm che ha indagato sull’omicidio di Yara Gambirasio, Letizia Ruggeri, che per questa ragione è finita sotto procedimento disciplinare. Il processo davanti al Csm si celebrerà il 26 settembre prossimo. L’accusa principale per la magistrata è quella di aver violato il dovere di riservatezza sul caso di Yara, a cui era dedicato il documentario, girato mentre era ancora in corso il primo grado di giudizio. E di aver così ingenerato “dubbi sulla sua indipendenza e imparzialità” e di conseguenza danneggiato “la considerazione di cui un magistrato deve godere presso la pubblica opinione”.

Un'inquadratura del primo episodio del focufilm sul caso di Yara Gambirasio
Un’inquadratura del 1° episodio del focufilm sul caso di Yara

Il docufilm fu realizzato nel 2015 dalla rete televisiva Bbs e andò in onda su Sky Atlantic (attualmente è ancora disponibile su Sky On Demand) nel 2017, quando si stava celebrando il giudizio di appello. Gli accertamenti disciplinari furono avviati poco dopo, dopo una segnalazione del Procuratore generale di Brescia. Quasi un anno fa l’allora Pg della Cassazione Riccardo Fuzio aveva chiesto di chiudere il caso con l’archiviazione per “essere risultati esclusi gli addebiti”. Di diverso avviso il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che invece un mese dopo chiese al Csm di celebrare il processo.

Processo che, dopo una serie di rinvii, ora entra nel merito e in cui Ruggeri deve rispondere di ulteriori contestazioni: quella di avere “utilizzato un canale informativo privilegiato per sostenere, anche sul piano mediatico, la sua azione, in assenza di ragioni istituzionali” e di aver accettato la proposta della rete televisiva senza informare prima il suo capo, il procuratore di Brescia. (ANSA)