Patroni Griffi: “Giustizia amministrativa, garantita la continuità del servizio”

CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO DEL CONSIGLIO DI STATO
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“La giustizia amministrativa ha affrontato questo periodo con la consapevolezza del ruolo cui era chiamata in una fase complicata per il Paese, senza mai rallentare il proprio corso. La tutela dei diritti non si è mai fermata. Occorreva garantire la continuità del servizio, sia per rispondere alla domanda di giustizia in relazione all’esercizio dei poteri pubblici emergenziali, e spesso per dirimere le controversie tra autorità pubbliche, sia per evitare l’accumularsi di un contenzioso arretrato”.

Così il presidente del Consiglio di Stato, Filippo Patroni Griffi, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. Grande attenzione nei confronti dei procedimenti definiti, superiori a quelli avviati: “Nel periodo che va dal 1° marzo al 31 dicembre 2020 – sottolinea Patroni Griffi – la giustizia amministrativa, in entrambi i gradi ha smaltito più di quanto abbia incamerato: 47.869 procedimenti definiti in primo grado a fronte dei 34.895 incamerati e 11.078 in secondo grado, superiori ai 9.135 incamerati”.

Lavoro importante anche sul fronte delle pendenze, con un calo dell’arretrato del 6% in Consiglio di Stato e del 9.7% presso i Tar. Fondamentale, in tal senso, l’ausilio garantito dal processo telematico che, secondo il presidente del Consiglio di Stato, “si è rivelato un valido strumento e ha retto alle nuove disposizioni processuali, accompagnato da protocolli di intesa con le associazioni forensi che ne hanno agevolato la condivisione e l’adattamento alle mutate esigenze”.

“Grazie a questi strumenti e al fondamentale e consistente impegno di magistrati e personale amministrativo – conclude Patroni Griffi – si è dunque riusciti a non creare arretrato nel contenzioso ordinario e ad assicurare il tempestivo sindacato giurisdizionale sugli atti dei pubblici poteri emergenziali”.