Pellielo, una mira infallibile: la leggenda è di nuovo sul podio

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Il più titolato tiratore nella storia della “fossa olimpica” centra un altro bersaglio: stavolta è il bronzo in Coppa del Mondo, che il nostro Giovanni Pellielo ha conquistato in coppia con Silvana Stanco nella seconda prova del circuito iridato, disputata mercoledì negli Emirati sulle pedane di Al Ain.

La specialità del “Trap Mixed Team” farà la sua prima apparizione ai Giochi in occasione di Tokyo 2020, ma “Johnny” ha già messo la sua firma sulla gara a coppie miste: intanto è stato il primo campione europeo di specialità della storia del tiro a volo, Baku 2017, con un’altra olimpionica come Jessica Rossi. E i due hanno concesso il bis l’anno scorso, nella rassegna continentale in Austria. Poi la “coppia dei sogni” si è divisa e Pellielo ha tirato in questa stagione anche con Silvana Stanco: spalla a spalla con la finanziera italo-svizzera, il campionissimo delle Fiamme Azzurre ha colto il bronzo nel Grand Prix del Marocco a Rabat, in febbraio. Ritorno di “J & J” – Johnny e Jessica – nella tappa messicana del circuito iridato ad Acapulco: bravi ma “solo” quinti nell’occasione, dopo un’eliminatoria quasi perfetta, sbriciolati 148 piattelli su 150. Ed ecco che il direttore tecnico Albano Pera rimescola ancora le carte: negli Emirati, Giovanni e Silvana di nuovo fianco a fianco. Ingresso in finale come quinti della qualificazione: 142/150 è uno score di ordinaria amministrazione, ovviamente le condizioni ambientali sul campo di gara influiscono. Poi la coppia azzurra registra il tiro: 28/30 alla sesta serie di finale, primi a pari merito. E podio, visto che escono di scena come quarti i “cugini” sammarinesi, Gian Marco Berti e Alessandra Perilli, che avevano dominato la fase eliminatoria (146/150). Con la medaglia già al collo qualcosa si inceppa nei meccanismi: tre errori nella settima serie lasciano via libera alle due coppie rivali ancora in lizza per la vittoria. Tocca ai tedeschi Pigorsch e Quooss – due nomi nuovi di zecca – trionfare a sorpresa, mentre ad un piattello di distanza trovano l’argento due specialisti già più collaudati come gli statunitensi Walton Eller e Ashley Carroll.

Ma la storia insegna che gli exploit isolati sono una cosa, tutt’altra la splendida continuità di Giovanni Pellielo: “consistent, absolutely” direbbero gli anglosassoni. Per chi non conosce “Johnny”, diamo qualche cifra di riferimento: il vercellese è l’atleta con il maggior numero di stagioni in Fiamme Azzurre (attivo dal 1995) e cerca a Tokyo la sua ottava partecipazione ai Giochi (per l’Italia record eguagliato, del cavaliere Piero D’Inzeo). E’ l’unico tiratore che ha vinto medaglie nel “trap” in quattro diverse edizioni olimpiche (tre argenti e un bronzo) e detiene il record di titoli mondiali – quattro – a pari merito con un altro campione, il francese Michel Carrega: ma “Johnny” ha in più tre argenti e due bronzi. Altri allori? Vogliamo parlare delle 6 finali di Coppa del Mondo in bacheca (con quattro argenti e un bronzo)? Diciamo solo che è molto difficile enumerarle tutte, ma ormai le medaglie in campo internazionale si contano a tre cifre. Manca ancora qualcosa per definirlo “Johnny Legend”?