Polizia penitenziaria e Carabinieri smantellano maxi rete di spaccio

FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Una complessa operazione antidroga condotta dal  Nucleo Investigativo di Polizia penitenziaria di Milano e dai Carabinieri di Monza Brianza ha portato al sequestro di 800 kg di sostanze stupefacenti, (13 kg di cocaina, 42 kg di marijuana e 745 kg di hashish), 640.000 euro ( e all’arresto, in diverse fasi di una lunga indagine, di 31 persone. Alcuni degli indagati si spacciavano per carabinieri, utilizzando anche placche false, per sottrarre ad altri spacciatori, durante finte perquisizioni, quantitativi di droga che rivendevano poi a prezzi più competitivi.

Uno dei luoghi salienti dell’indagine è stato il carcere di Lodi, da dove un detenuto manteneva contatti, grazie a cellulari introdotti illegalmente, con persone coinvolte in un altro procedimento penale. Le indagini, condotte con intercettazioni e servizi investigativi avanzati, hanno portato alla mappatura di una vasta rete di narcotraffico,  ad arresti e al ritrovamento di ingenti quantità di droga.

L’ultima fase dell’operazione, condotta nelle province di Milano, Forlì, Cesena e Roma, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale di Milano su richiesta della Procura di Milano, ha portato all’arresto di 8 persone (7 in carcere e una ai domiciliari) ritenute responsabili, oltre che di concorso nella detenzione, vendita e commercio ai fini di spaccio di elevati quantitativi di sostanze stupefacenti, anche di reati relativi al possesso di armi di provenienza clandestina e da guerra, riciclaggio, ricettazione, furto e rapine.

La vasta e articolata attività investigativa denominata ‘Fusion’ è stata avviata nell’aprile 2017 dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Monza Brianza insieme al personale del Nucleo Investigativo Regionale di Milano del Corpo di Polizia Penitenziaria sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano.

A conclusione delle attività investigative risultano 81 tra italiani e stranieri gli indagati, 186 capi d’imputazione. Dei numerosi soggetti indagati, solo 25 sono quelli per cui la Procura di Milano è competente.