Pranzo d’Amore: chef e vip “servono” i detenuti

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‘Aggiungi un posto a tavola’ sarebbe un facile slogan per un bell’evento di solidarietà. Ma non basterebbe per raccontare quello che è accaduto lo scorso 18 dicembre, in 13 istituti penitenziari: oltre al posto a tavola per circa 2000 detenuti, si sono aggiunti chef stellati, che hanno cucinato un prelibato pranzo natalizio, e cantanti, attori, giornalisti e calciatori coinvolti come camerieri d’eccezione.

È “L’ALTrA Cucina… Per un Pranzo d’Amore”, iniziativa ideata da Prison Fellowship Italia Onlus (costola italiana della vasta organizzazione operante da oltre trent’anni in 132 sedi in tutto il mondo, con la missione di recuperare i detenuti ed evangelizzare le carceri), in collaborazione con il Rinnovamento nello Spirito Santo e Fondazione Alleanza del RnS (movimento ecclesiale nato in Italia agli inizi degli anni 70 e oggi diffuso in 204 Paesi dei cinque continenti), giunta quest’anno alla 5^ edizione, per mettere in tavola la solidarietà e sprigionare il bene in occasione del Natale.

E così a Roma Rebibbia Femminile, Milano Opera e Milano San Vittore, Torino, Palermo, Bologna, Bari, Salerno, Siracusa Massa Carrara, Eboli, Lanciano e Ivrea più di 2mila detenute e detenuti hanno assaporare l’atmosfera di una festa speciale, degustando un pranzo d’eccezione preparato da prestigiosi chef e servito da tanti volti noti e personaggi famosi insieme a molti volontari aderenti al Rinnovamento nello Spirito Santo.

“Un’esperienza di amore vero per donare un messaggio di speranza ai detenuti. Una speranza che va sempre alimentata per uscire fuori dal dramma della detenzione”. Con queste parole don Raffaele Grimaldi, Ispettore generale dei Cappellani Penitenziari, aveva presentato l’iniziativa. Gli aveva fatto eco il presidente del RnS Salvatore Martinez, che aveva voluto sottolineare l’impegno di Rinnovamento per “preparare il reinserimento sociale dei detenuti, soprattutto a sostegno delle famiglie che vivono in condizioni economicamente svantaggiate”. E di esigenza di “fatti concreti, vincendo lo stigma sociale dell’indifferenza e raggiungendo tutte le periferie esistenziali possibili” ha parlato Marcella Clara Reni, presidente di Prison Fellowship Italia Onlus.

Tanto tempo è passato – e con essi tanta esperienza nella macchina organizzativa dell’Amministrazione Penitenziaria – da quel 24 dicembre 2014 quando, per la prima volta, il Pranzo d’Amore si svolse nel carcere di Rebibbia, grazie alla volontà dello chef siciliano Filippo La Mantia, che dalla triste quanto ingiusta esperienza della detenzione, trasse spunto per scegliere di cucinare per le donne dell’istituto penitenziario romano.

Tanti i nomi famosi che hanno deciso di mettersi ai fornelli per donare una gustosa esperienza di solidarietà ai detenuti: da Heinz Beck a Cristina Bowerman, da Carmine Giovinazzo a Tommaso Arrigoni e Giampiero Colli, da Pietro D’Agostino a Anthony Genovese e Lorenzo Cuomo, solo per citarne alcuni. Giuseppe Iannotti, giovane chef stellato, ha anticipato il menù per i detenuti di Salerno: “Risotto con robiola ai tre latti e polvere di olive; pancia di maiale bollito e tiramisù al sifone”.

E si fa a gara per poter servire a mensa anche fra i vip e i volti noti del mondo dello spettacolo, dello sport, della musica e del giornalismo: quest’anno hanno servito ai tavoli, fra gli altri, Nancy Brilli, Max Laudadio, Mariella Nava, Fabio Quagliarella, i Sonhora e Francesco Italia, sindaco di Siracusa.