Precisazione di Vittorio Ferraresi su concorso dirigenti penitenziari

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Il sottosegretario Vittorio Ferraresi interviene nel dibattito nato a seguito del rinvio delle prove scritte previste dal bando di concorso a 45 posti di Dirigente di istituto penitenziario, il cui calendario sarà pubblicato il 12 gennaio 2021.

“Qualcuno ha accusato ‘la politica’, che ha indetto e finanziato il primo concorso dopo ben 24 anni, di disinteresse rispetto al valore che questa figura ha nel sistema carcerario, un’accusa gratuita e ridicola”, dichiara Ferraresi nella nota diffusa oggi, riferendosi a una procedura in cui sono state presentate 11.500 domande di partecipazione. “Le prove per assumere 45 direttori di penitenziario – ha precisato il sottosegretario – si faranno il più presto possibile e nel pieno rispetto delle esigenze di sicurezza sanitaria causate dall’emergenza Covid-19”.

Il sottosegretario ha pure rivendicato l’ampiezza del programma avviato dall’amministrazione per l’incremento degli organici a tutti i livelli: “Nelle due ultime leggi di bilancio 2019 e 2020, il Ministero della Giustizia ha già finanziato e avviato decine di procedure di concorso per vari profili tra organizzazione giudiziaria e amministrazione penitenziaria, cui hanno risposto decine di migliaia di candidati”.

Ricordando le difficoltà organizzative causate dall’emergenza pandemica, Ferraresi ha poi ribadito l’impegno del dicastero nel portare a termine appena possibile il programma delle assunzioni: ”È nostra intenzione portare avanti tutti i concorsi con la massima celerità, ma rimanendo sempre coscienti dei limiti di un’organizzazione che deve tenere conto delle numerose procedure in atto,  doverose dopo decenni senza assunzioni, e di un’emergenza sanitaria totalmente inedita, di cui non si può ignorare l’esistenza”.