Cartabia-Reynders: videochiamata con Commissario UE Giustizia

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Procuratore europeo, mandato d’arresto europeo e digitalizzazione sono stati i temi della videochiamata – mercoledì 10 marzo – tra la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders.

1) Sul Procuratore europeo – di cui la Ministra parlerà anche il prossimo 23 marzo al plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, alla presenza anche del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – la Guardasigilli ha garantito la «grande attenzione dell’Italia», nel portare a conclusione gli ultimi, necessari passaggi. «Abbiamo intenzione di proporre un gruppo di 20 procuratori europei delegati – annuncia – da distribuire su 9 distretti, ciascuno che abbracci più Corti d’Appello». Il Csm ha definito i criteri per le candidature e la selezione dovrebbe durare circa un mese.

2) Quanto al mandato d’arresto europeo, nel colloquio con il Commissario Reynders la Ministra della Giustizia ha assicurato che «sono state definitivamente superate» tutte le criticità rilevate dalla Commissione, nella legislazione italiana di attuazione della decisione quadro.

3) Sul fronte della digitalizzazione, infine, la Guardasigilli ha comunicato in modo informale al Commissario che «1,7 mld di euro sono stati già assegnati dal Ministero a diversi progetti, nel campo della digitalizzazione e in parte già utilizzati. Si tratta di fondi infrastrutturali, indicati a partire dalla legge di bilancio per l’anno 2016». Tra i progetti indicati, lo sviluppo ulteriore del processo civile telematico, del processo penale telematico e dell’informatizzazione delle intercettazioni. Si è parlato inoltre dei progetti europei di e-evidence, ancora però in una fase iniziale di valutazione. «Nel futuro, l’Italia incrementerà ulteriormente il settore della digitalizzazione – ha aggiunto la Ministra Cartabia – all’interno della cornice del Next generation Eu».