Progetti formativi
per i detenuti in Friuli Venezia Giulia

Palazzo della Regione FVG
FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

È stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia l’avviso che consente la presentazione di operazioni di carattere formativo a favore dei residenti presso gli istituti penitenziari regionali. L’avviso si inserisce nell’ambito del Programma 2019 per la formazione della popolazione detenuta nelle cinque case circondariali presenti sul territorio della Regione, attivato grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo nel Programma Operativo Regionale 2014-2020.

Con questa comunicazione si dà attuazione ai protocolli sottoscritti tra la Regione e il ministero della Giustizia, assicurando, in continuità con la precedente programmazione, un’offerta formativa adeguata alle esigenze e ai fabbisogni dei detenuti e del territorio, individuati dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per il Triveneto e dalle aree pedagogiche, sulla base delle caratteristiche dell’utenza e della disponibilità di aule e laboratori. Da quest’anno, inoltre, sono subentrati alcuni cambiamenti favorevoli: per rispondere meglio alle particolari esigenze organizzative degli istituti, infatti, è stata prevista la possibilità di finanziare le proposte formative non più tramite bando annuale ma con modalità ‘a sportello’, con cadenza mensile, consentendo di rispondere in maniera più aderente e tempestiva ai fabbisogni dell’utenza di volta in volta emergenti.

L’avviso, inoltre,  introduce la possibilità di realizzare non solo corsi professionalizzanti ma anche interventi più brevi, dedicati all’orientamento al lavoro, all’alfabetizzazione informatica e linguistica e al recupero delle competenze socio-relazionali, cognitive, organizzative, che sono presupposto indispensabile per ogni futuro inserimento lavorativo. Il tutto per un finanziamento complessivo di 1,2 milioni di euro.

Attenzione specifica è stata posta al tema della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro con l’obbligo di dedicarvi alcune ore. Le competenze trasversali e professionali acquisite anche con modalità didattiche innovative e sperimentali, permetteranno di soddisfare non solo la richiesta di lavoro intramurario, ma saranno fruibili anche all’esterno. Il risultato raggiunto è il frutto di un lavoro operoso degli uffici del PRAP di Padova e della Regione Friuli Venezia Giulia con la sua articolazione regionale che si occupa di formazione professionale, sostenuta da una corrispondente volontà politica che riconosce nel lavoro e nella formazione professionale uno strumento indispensabile per fare ‘buona sicurezza’.