Progetto EJNITA: migliorare circolazione provvedimenti civili

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Oggi e domani si svolge presso la sede della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI)  la conferenza di lancio del progetto europeo “EJNITA – building bridges” che vede la Direzione Generale per la giustizia civile come uno dei protagonisti.

Il progetto, di durata biennale, rientra nell’ambito del Justice Programme JUST/2018/Action grants indetto dalla Commissione Europea ed è rivolto ai membri della rete di cooperazione giudiziaria in materia civile, tra i quali figura l’Ufficio I della  Direzione Generale per la giustizia civile. Il valore complessivo del piano è di 377.949,68 euro mentre i fondi aggiudicati a favore del Ministero della Giustizia e dei partner ammontano a 340.154,71 euro e saranno utilizzati per le attività programmate.

Il partenariato è composto da: Scuola superiore della magistratura, Consiglio nazionale del notariato, Università degli studi di Ferrara, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Building bridges è l’idea ispiratrice e sarà mutuata per “costruire ponti” fra il Ministero della Giustizia e il mondo accademico, quello delle professioni e le autorità amministrative coinvolte nella cooperazione giudiziaria civile, al fine di ridurre le difficoltà del settore costituendo un punto sinergico al servizio delle autorità giudiziarie e dei professionisti.

Il progetto,  già approvato dalla Commissione UE, ha preso il via nello scorso giugno e si prefigge di costituire un servizio telematico (tramite un portale dedicato e una newsletter) dove possano convergere informazioni e conoscenze, dove possa essere predisposto e conservato materiale informativo. Tra le attività anche alcune visite-studio in Italia da parte di esponenti della rete di cooperazione giudiziaria civile di altri Stati.

Durante la due giorni di lavori, a cui partecipano magistrati, avvocati, professori notai e professionisti della cooperazione provenienti da tutta Italia, verrà approfondito l’importante tema della circolazione in Europa delle decisioni e degli atti pubblici.

Oltre a rappresentare un’iniziativa di apertura e dialogo tecnico, EJNITA vuol essere strumento di agevolazione e accelerazione dei processi con connotazioni internazionali, per migliorare il servizio-giustizia verso i cittadini che, sempre più spesso – a causa dell’accrescersi della mobilità all’interno dei Paesi della Ue – si trovano coinvolti in delicate cause transfrontaliere.