Protesta subito rientrata a Sollicciano. Un decesso a Bologna: il 13°

L'ingresso del carcere di Sollicciano (Firenze)
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L’incendio di coperte e materassi nell’istituto penitenziario di Firenze Sollicciano costituisce la manifestazione di protesta più importante registrata oggi pomeriggio, ma la situazione è tornata quasi subito sotto controllo, una volta spenti gli incendi. Rifiuto di rientrare nelle camere di pernottamento a Enna e Avellino, ma senza disordini, mentre in altri istituti, sporadici episodi di battitura delle inferriate e di rifiuto del vitto.

Un detenuto tunisino è deceduto a Bologna: si tratta del tredicesimo morto a seguito delle rivolte dei giorni scorsi. E’ stato ritrovato in tarda mattinata in arresto cardiocircolatorio e, anche in questo caso, presumibilmente, la morte si può far risalire all’assunzione di farmaci prelevati nel corso del saccheggio dell’infermeria. Nell’istituto, infatti, due giorni fa i detenuti hanno inscenato una rivolta, occupando alcune sezioni. A seguito di tale decesso, nel pomeriggio è stata effettuata una perquisizione all’interno della cella del detenuto, che ha portato al rinvenimento di 103 pastiglie di diverso tipo e 6 siringhe – una delle quali utilizzata – nascoste sotto il materasso e probabilmente trafugate dall’ambulatorio durante la rivolta.

A Foggia, infine, è sceso a 10 (nove italiani e un macedone) il numero dei detenuti evasi non ancora catturati dalle forze dell’ordine.