Accordo Giustizia-Anac, Bonafede: “Assicurazione sulla legalità”

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Scambio di informazioni e buone pratiche, definizione degli ‘indicatori di corruzione’ e vigilanza collaborativa. Sono questi i tre pilastri alla base dell’accordo-quadro che Ministero della Giustizia e Autorità nazionale anticorruzione (Anac) hanno sottoscritto oggi a via Arenula. L’accordo è stato firmato dal ministro Alfonso Bonafede e da Francesco Merloni, presidente facente funzioni dell’Anac.

Per il Guardasigilli “la sigla di questo accordo segna un passo avanti fondamentale, che avrà un effetto importante: una ‘assicurazione sulla legalità’ dell’azione amministrativa, nella lotta contro la corruzione che, non dimentichiamolo, è anche una lotta contro le mafie”. Bonafede ha poi sottolineato come “l’assicurazione sulla legalità non può non stare a cuore a un Ministero che, non solo sovrintende all’amministrazione della Giustizia, ma che spende ingenti risorse per le sue necessità istituzionali. Tra queste le spese per informatizzare l’attività giudiziaria e per gli interventi di manutenzione edilizia, le forniture per le attività della Polizia penitenziaria, il vitto per la popolazione detenuta”.

Dal canto suo Merloni ha dichiarato di “essere soddisfatto dell’accordo perché affronta numerosi aspetti che aiuterano la lotta alla corruzione, soprattutto lo scambio di informazioni perché una buona prevenzione si accompagna alla conoscenza del fenomeno“. “Il Ministero metterà inoltre a nostra disposizione – ha aggiunto il presidente dell’Anac – vari dati che detiene e che ci aiuteranno in un progetto europeo sulla misurazione della corruzione di cui Anac è capofila. Infine, garantiremo dai rischi di infiltrazione criminale vigilando sugli appalti del Ministero”.