Quanto ci frena la corruzione
secondo una ricerca Eurispes
10 Gennaio 2019

L’Italia, in ambito OCSE, è il Paese con il più alto tasso di corruzione percepita. E’ quanto emerge da una ricerca curata da Giovanni Tartaglia Polcini per l’Eurispes. Il dato sfiora il 90% e rischia di provocare conseguenze sull’economia del Belpaese: secondo la Banca Mondiale, la corruzione costituisce uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo economico e sociale degli Stati, riducendo il tasso di crescita di 0,5-1 punti percentuali all’anno. Per questo motivo è fondamentale intervenire con politiche di contrasto e repressione, affiancando a esse indicatori validi ed efficaci per cogliere l’entità del fenomeno nelle sue diverse sfaccettature.
“Credo che la percezione della corruzione sia un dato significativo che non può essere sottovalutato – è il commento di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) -. I cittadini che sentono il Paese corrotto hanno una sfiducia nei confronti delle Istituzioni e ci dobbiamo invece interrogare sul perché la percepiscano in questo modo e lavorare affinché non sia più così. Il risultato è la sfiducia che alimenta la corruzione perché chi ha sfiducia nei confronti delle Istituzioni cercherà sempre di utilizzare vie traverse”.
Per Federico Cafiero De Raho, procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, “c’è troppa omertà attorno a questo fenomeno e c’è ancora un deficit culturale e di etica. La corruzione è lo strumento attraverso il quale le mafie entrano nella Pubblica amministrazione”.
Dalla ricerca commissionata dall’Eurispes emerge che i Paesi con un alto tasso di corruzione percepita sono quelli considerati meno affidabili per investire capitali generando un danno non solo a livello economico, ma anche in termini di immagine e di reputazione. A tal proposito, gli indici internazionali collocano l’Italia in posizioni ben più basse rispetto a quanto non meriterebbe il suo status di Paese democratico e di potenza economica, tra le prime dieci al mondo per Pil pro capite.
Nell’ultima graduatoria di Transparency International, basata proprio su un indice di percezione, figuriamo al 69esimo posto, con l’85% degli italiani convinto che Istituzioni e politici abbiano a che fare con la corruzione.