Spoleto, 4 mesi fa flash mob in carcere: “Uniti andrà tutto bene”

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Quattro mesi fa, nel pieno dell’emergenza Covid, in molte carceri italiane i detenuti organizzavano flash mob per dimostrare vicinanza e solidarietà nei confronti del personale medico e penitenziario, ma soprattutto manifestando un grande senso di unità a livello nazionale. In particolare, il 20 marzo 2020, i detenuti dell’istituto di Spoleto, partecipavano al flash mob organizzato da tutte le radio nazionali e locali, intonando l’inno d’Italia dalle finestre delle proprie stanze.

Quel giorno dalle finestre del penitenziario umbro fu esposto uno striscione realizzato dai detenuti con su scritto “Solidarietà e speranza non hanno barriere”, segno di attaccamento ai valori della patria.

A Spoleto, per la gestione dell’emergenza, rilevante è stato il contributo della Polizia Penitenziaria, che è riuscita a farsi carico delle esigenze umane dei detenuti, senza allentare l’efficacia dei controlli. Durante la fase acuta della pandemia da COVID-19, la casa di reclusione umbra ha adottato diverse iniziative per prevenire contestazioni e contenere il contagio all’interno della struttura.

Anche a Spoleto, così come in molte altre carceri, per evitare gli spostamenti sul territorio nazionale, l’amministrazione ha previsto colloqui visivi a distanza.

Il protocollo seguito prevedeva anche: utilizzo di mascherine chirurgiche; periodi di isolamento per i membri dello staff maggiormente esposti al contatto con soggetti sottoposti a quarantena; sanificazione degli ambienti.

Oltre all’aspetto sanitario, prestata grande attenzione anche al versante psicologico: sono state infatti adottate iniziative per coinvolgere i detenuti con una comunicazione trasparente che è servita a evitare situazioni di allarme fuori controllo.