Question time, Bonafede risponde
su magistrati onorari e riforma penale
13 Marzo 2019
Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha risposto oggi nell’Aula della Camera a due interrogazioni in tema di magistratura onoraria e di riforma complessiva del sistema giustizia.
Replicando al quesito posto dalla deputata Elisa Scutellà, il Guardasigilli ha confermato che, così come previsto dal contratto di Governo, “il percorso di modifica della riforma Orlando è iniziato”. Grazie all’attività di coordinamento del tavolo tecnico e al lavoro degli uffici del ministero si è, infatti, arrivati a un punto di incontro tra le numerose esigenze di intervento, tutela sindacale e professionale della magistratura onoraria. Bonafede ha spiegato come l’obiettivo sia quello di “procedere alla valorizzazione delle differenti potenzialità che ciascun giudice onorario può esprimere, uscendo quindi dall’omologazione di un regime che tende a livellarli tutti indifferentemente. I magistrati onorari già in servizio al momento dell’entrata in vigore della legge, potranno optare tra il pagamento a cottimo, e quello dello schema fisso e parzialmente variabile del regime transitorio della Legge Orlando”. Bonafede ha illustrato le altre modifiche che il Tavolo ha indicato, garantendo che i tecnici del ministero sono al lavoro per realizzare le misure elencate con gli strumenti normativi più adeguati.
In risposta all’interrogazione del deputato Enrico Costa sulle semplificazioni in materia di giustizia penale, il ministro Bonafede ha sottolineato che grazie all’approvazione della legge anticorruzione è stato portato a segno un risultato concreto nella lotta ai fenomeni corruttivi: “Abbiamo coniugato la risposta sanzionatoria con l’efficienza e la semplificazione, con evidenti riverberi positivi per la ripresa dell’economia del Paese”. Il Guardasigilli, infine, ha ricordato la costituzione di una task force presso il ministero per lo studio di proposte di riforma del processo penale e la costante interlocuzione con magistratura e avvocatura.