“Rafforzare cooperazione giudiziaria
tra Italia e Marocco”

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Intensificare i rapporti bilaterali nel settore della giustizia anche per favorire la stabilizzazione dell’area del Mediterraneo e la sicurezza interna ai due Paesi: questo l’obiettivo principale dell’incontro tra il ministro della giustizia Alfonso Bonafede e il collega del Marocco, Mohamed Aujjar.
Il bilaterale, svoltosi questa mattina in via Arenula, è stato l’occasione per uno scambio di riflessioni e proposte su come rendere ancor più efficace la cooperazione giudiziaria tra l’Italia e i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, a partire proprio dal Marocco, condividendo in particolar modo il cruciale impegno per il contrasto al radicalismo violento e all’estremismo, per la gestione ordinata dei flussi migratori e per la lotta al terrorismo e al traffico di droga e di esseri umani.
Il Guardasigilli, introducendo i temi della discussione, ha manifestato apprezzamento per la riforma costituzionale realizzata in Marocco, “che ha sancito la piena separazione dei poteri e ha permesso alla giustizia di diventare un potere indipendente e autonomo rispetto alla politica e agli altri poteri, facilitando ulteriormente i rapporti bilaterali e rafforzando il ruolo strategico del Marocco.”
Altri due temi al centro del dialogo sono stati la collaborazione per il trasferimento dei detenuti marocchini presenti nelle strutture carcerarie italiane e la gestione dei casi dei minori sottratti. Per entrambe le questioni, il ministro Aujjar ha assicurato “massima disponibilità a lavorare insieme in modo da trovare le soluzioni più adatte e condivise”. Le due delegazioni hanno, a questo proposito, rinnovato l’intenzione di convocare un tavolo tecnico entro la fine dell’anno, in modo da superare le disomogeneità tra gli ordinamenti, rendendo così più efficiente la cooperazione. Il ministro Bonafede ha anche annunciato l’individuazione e la nomina del magistrato di collegamento a Rabat, “figura che faciliterà lo scambio di informazioni e consentirà una conclusione più rapida delle varie procedure.”
Bonafede Aujjar hanno, inoltre, convenuto sull’importanza di investire sull’amministrazione penitenziaria, anche attraverso il progetto di gemellaggio amministrativo con le autorità marocchine, per “potenziare il monitoraggio dei rischi di radicalizzazione in carcere, ampliando anche i progetti di rieducazione dei detenuti basati sul lavoro e la cultura che entrambi i Paesi stanno già portando avanti.”
In conclusione dell’incontro, il ministro Mohamed Aujjar ha invitato il ministro Alfonso Bonafede ad una visita in Marocco, per “potersi rendere conto direttamente degli sforzi che il Marocco sta compiendo per consolidare lo Stato democratico di diritto e fungere così da modello virtuoso per tanti altri Paesi africani.“