Rapporto genitori-figli: riflessione e spettacolo Ipm Firenze

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Diventa un palcoscenico il giardino dell’Istituto Penale per i minorenni di Firenze. Il 28 e 29 luglio in cartellone ci sarà lo spettacolo che i ragazzi manderanno in scena sul tema del rapporto genitori-figli, insieme ala Compagnia del Teatro del Pratello, cooperativa sociale di Bologna.

A conclusione del ciclo di laboratori svolti all’interno della struttura fiorentina, l’iniziativa è nata in un contesto, quello della pandemia, con tutte le difficoltà e le limitazioni imposte dall’emergenza coronavirus.

Grazie alla volontà e all’impegno dei ragazzi, con il supporto professionale degli operatori teatrali Paolo Billi e Maddalena Pasini, i promotori sono riusciti a portare a termine questa piccola/grande impresa teatrale.

Il progetto, articolato in varie attività culturali con precise implicazioni educative e formative, ha l’obiettivo di concorrere alla costruzione di una cultura alla legalità e di contribuire ai percorsi di reinserimento sociale dei minori, in alcuni casi giovani adulti, dell’area penale interna: finalità perseguita dal Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, che cura i servizi destinati ai minori che si trovano all’interno dell’IPM “Meucci” di Firenze.

La rappresentazione teatrale offre al pubblico giovanile – anche ai non reclusi – importanti spunti di riflessione: i temi affrontati sono quelli del difficile rapporto genitori-figli, il dilemma padri-figli, le solitudini, gli abbandoni, i conflitti, gli abusi e gli smarrimenti di chi ha alle spalle famiglie spesso assenti o disfunzionali. L’esperienza della drammaturgia permette ai giovani attori di rafforzare il senso di autostima, di mettersi in gioco testando le proprie attitudini, di confrontarsi con i coetanei: acquisendo crescenti livelli di consapevolezza, di autodisciplina e di autoresponsabilizzazione, un percorso attraverso cui costruire “un’impresa comune”.

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