Riparazione dei router, il laboratorio tecnologico dei detenuti di Lecce

FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

E’ iniziata lunedì scorso nel carcere di Lecce l’attività del laboratorio per la riparazione di router in uso ai clienti della Linkem, società italiana che opera nel settore delle telecomunicazioni.  Sono in tutto tredici i detenuti assunti a tempo indeterminato, di cui due impiegati all’esterno in punti di raccordo che la società ha nei territori di Lecce e Taranto.

L’avvio del progetto, sperimentale e senza oneri per l’Amministrazione, è stato preceduto da tre mesi di corso retribuito per i detenuti individuati dall’Area trattamentale dell’Istituto che sono stati formati anche come installatori di antenne, campo che offre notevoli opportunità d’inserimento lavorativo al termine della pena.
Le apparecchiature sono state installate in uno dei locali della casa circondariale pugliese dopo la valutazione sull’impatto elettromagnetico dei sistemi radianti effettuata dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale e nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza.

La Direzione della casa circondariale e il Comando di Polizia Penitenziaria hanno anche avviato con lo stesso partner privato, e in particolare con il supporto del team dell’amministratore delegato Davide Rota, l’iniziativa “Comunico” per la realizzazione di una sala interattiva Skype.
Secondo quanto previsto dal progetto, saranno i dipendenti del laboratorio a occuparsi dell’allestimento tecnico del locale per realizzare un servizio utile all’intera comunità carceraria. Una volta attive, infatti, le dieci postazioni a controllo unificato offriranno non solo maggiori opportunità di colloqui online per i detenuti  ma anche servizi integrati che renderanno più semplice ed efficiente il lavoro del al personale di Polizia Penitenziaria addetto al settore.