Sana Cheema, Bonafede autorizza riapertura delle indagini a Brescia

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Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha autorizzato la Procura di Brescia a svolgere nuove indagini sulla morte di Sana Cheema, la ragazza di origini pakistane con cittadinanza italiana, uccisa a Mongwal, nel distretto di Gujrat, nell’aprile del 2018, quando aveva solo 25 anni.

I familiari dichiararono, inizialmente, che la ragazza era morta per cause naturali ma l’autopsia li aveva smentiti, rivelando segni di strangolamento. Sana era partita da Brescia a gennaio per raggiungere i suoi familiari in Asia ma aveva già un biglietto di rientro in Italia per il 19 aprile. Aveva rifiutato il matrimonio combinato: voleva tornare alla sua vita, al suo lavoro, ai suoi affetti. Questo la famiglia non poteva accettarlo e il 18 aprile, come confessato dal padre che aveva successivamente ritrattato, era stata strangolata. I familiari furono immediatamente accusati dell’omicidio ma, dopo un processo durato 11 mesi, il Tribunale di Gujrat aveva comunque assolto tutti per carenza di prove e assenza di testimoni. La Procura di Brescia nel frattempo ha aperto un’inchiesta contro ignoti e senza ipotesi di reato e ha chiesto al Pakistan tutti gli atti processuali ma, come ammesso dal Procuratore Carlo Nocerino, senza un trattato bilaterale risulta problematico intervenire.

Il Procuratore generale di Brescia, Pierluigi Maria Dell’Osso, ha avocato a sé l’inchiesta e ha iscritto nel registro degli indagati il padre, lo zio e uno dei fratelli della ragazza, con l’accusa di omicidio. Come spiegato in una lettera inviata dall’Ambasciatore italiano a Islamabad al Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Brescia, nel caso in cui si procedesse in Italia nei confronti degli imputati assolti in Pakistan, non vi sarebbero ostacoli giuridici a una eventuale estradizione in Italia delle persone in ipotesi coinvolte in quanto la Costituzione e la legge pakistane non lo vietano. Con l’autorizzazione si apre uno spiraglio per rendere giustizia a una ragazza e al futuro che non ha potuto scegliere.