Scelta sede e firma, prime emozioni del neo assistente giudiziario

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Netta predominanza femminile (circa il 70% per la sessione di oggi) e maggiori richieste per le città del sud: sono questi i primi dati che emergono dalle convocazioni per la scelta della sede e la firma del contratto di lavoro per l’assunzione dei 213 idonei del concorso di assistente giudiziario. In questo primo giorno si è anche registrata qualche rinuncia. Le procedure andranno avanti fino al 21 febbraio nella sede di via Arenula. Come tipologia di ufficio giudiziario, sono i tribunali quelli più richiesti, seguiti dalle Procure. I candidati che hanno svolto le pratiche oggi erano in maggioranza avvocati, soprattutto civilisti. Rispetto alle precedenti chiamate, l’età media risulta in aumento.

Tra le motivazioni dell’opzione della sede spicca il “fattore vicinanza”. Obiettivo di molti dei candidati è, infatti, quello di ottenere il posto non troppo lontano da casa anche per evitare spese di trasferimento e di affitto. Accanto alla componente logistica è proprio quella economica a orientare le scelte dei convocati: “Alcune città, tra cui Roma – spiegano alcuni idonei in fila nelle sale del ministero – tendiamo a scartarle soprattutto per il costo della vita e i prezzi delle case”.  Tra i fattori considerati anche i collegamenti aerei e i prezzi delle varie tratte. Come confermato dai funzionari che hanno seguito diversi concorsi, i posti disponibili nelle sedi del Mezzogiorno sono i primi a esaurirsi. Maggiore disponibilità, invece, al nord e in Sardegna.

Il tempo per organizzare eventuale trasferimento e ambientarsi nella nuova città non è molto: l’entrata in servizio è, infatti, prevista per il 4 marzo. I candidati in possesso dei requisiti di idoneità sono stati 4915 (800 vincitori e i restanti idonei non vincitori). 2800 quelli già assunti e con i circa 200 di questi giorni si arriva a oltre 3000.