“Scugnizzi a vela”, quando il lavoro sulla barca fa salpare il futuro

Progetto Scugnizzi a vela
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Maestro d’ascia, carpentiere in legno, verniciatore navale, attrezzista e conduttore di imbarcazioni a vela sono i percorsi professionalizzanti per l’integrazione sociale e l’inclusione lavorativa, a cui hanno partecipato anche alcuni minori e giovani adulti sottoposti a procedimenti penali o a rischio di devianza, realizzati  nel 2018 dall’Associazione Scugnizzi a vela, in collaborazione con la Marina Militare Italiana, il Servizio Diurno Polifunzionale di Nisida, l’Associazione onlus Life e il patrocinio dell’Autorità portuale di Napoli e della città metropolitana.

Il 5 aprile, alle ore 11, alla base navale della Marina Militare di Napoli “Acton”, Gemma Tuccillo, Capo del Dipartimento Giustizia minorile e di comunità, Eduardo Serra, Comandante logistico della Marina Militare, Luigi de Magistris, Sindaco di Napoli, premieranno i ragazzi che hanno partecipato al progetto, che si realizza ormai da oltre dieci anni, consegnando a tutti i partecipanti targhe ricordo e ai giovani neo marinai le divise dell’equipaggio della nave scuola “Matteo”.

I giovani premiati hanno partecipato nei cantieri navali “Megaride” alle attività realizzate all’interno della Falegnameria Borbonica, dove hanno acquisito le conoscenze e le competenze dell’arte marinaresca, contribuendo al restauro della “nave scuola Matteo”, un bialbero in legno di 15 metri. Sull’imbarcazione “Bliss”, bene sequestrato alla camorra e ceduto al Centro Giustizia Minorile campano, hanno acquisito le competenze utili alla navigazione attraverso lezioni pratiche di vela, di conduzione dei natanti e dopo aver partecipato ad alcune regate hanno effettuato l’esame e conseguito la patente per la navigazione.

In allegato il programma completo dell’evento.

Allegati