Sport in carcere, Nordio: “essenziale per la rieducazione”

Sport in carcere 9 aprile 2024 Nordio Abodi Valditara
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Settanta progetti da finanziare nel corso del 2024 e la sottoscrizione di un nuovo protocollo d’intesa per iniziative comuni. Lo sport sempre più al centro dei percorsi di recupero e reinserimento di chi è privato della libertà. Le novità sono state presentate oggi dai ministri della Giustizia, Carlo Nordio, e per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, nell’ambito dell’incontro “Sport per tutti, Carceri 2024”.

La presentazione delle misure e delle opportunità a supporto dello sport sono state illustrate insieme al ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, al vicepresidente vicario di Anci, Roberto Pella, al presidente dell’Istituto per il Credito sportivo, Beniamino Quintieri, e al presidente di Sport e salute, Marco Mezzaroma.

“In carcere, lo sport è essenziale – insieme al lavoro – per dare attuazione all’indirizzo costituzionale della pena, volta alla rieducazione. Occorre trovare ogni modo per agevolare le attività sportive dei detenuti: ampliandole potrebbe ridursi anche il tristissimo numero dei suicidi. Lo sport, come il lavoro, contribuiscono inoltre anche all’abbattimento della recidiva”, ha sottolineato il Gardasigilli.

I nuovi 70 progetti per promuovere l’attività sportiva e formativa rivolta a detenuti adulti, minori e giovani adulti in carico al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e ai servizi della Giustizia minorile – che saranno finanziati per un importo massimo singolo di 20mila euro – seguono i 78 già attivati nell’ambito della più ampia campagna “Sport di tutti – Carceri”, avviata nel maggio dello scorso anno dai due ministeri in collaborazione con Sport e Salute Spa e ministero della Difesa.

Sport in carcere 9 aprile 2024 Nordio e Abodi
‘Sport in carcere’ – Nordio e Abodi firmano il rotocollo (credit: Ministero per lo Sport e i giovani)

Le progettualità che saranno ammesse al finanziamento riguarderanno attività fisico-sportive e formative sulle discipline e i valori dello sport e saranno proposte da ASD/SSD ed Enti del Terzo settore di ambito sportivo. Oltre a facilitare il reinserimento sociale e lavorativo dei soggetti coinvolti, l’iniziativa punta anche a migliorare la condizione detentiva durante l’esecuzione della pena e a sviluppare competenze in ambito sportivo, educativo e socio-psico-pedagogico.

Il Guardasigilli ha rammentato come ogni “attività è orientata alla rieducazione del detenuto: teniamo presente – ha precisato – che la recidiva, ossia il ritorno in carcere di un ex detenuto rimesso in libertà é inversamente proporzionale a quanto questi abbia imparato dal lavoro o dall’aver praticato una attività. Avere recidiva zero, che é il nostro obiettivo, significa anche iniziare quel processo di diminuzione del sovraffollamento carcerario che ci trasciniamo da tempo”.

Il nuovo protocollo d’intesa è finalizzato a incentivare l’attività motoria e sportiva e promuovere uno stile di vita attivo nella quotidianità carceraria. Sarà possibile attivare programmi di pratica sportiva individuale e collettiva, organizzare percorsi di avviamento al tirocinio e alla qualificazione tecnica all’interno degli istituti di pena con l’obiettivo di veicolare, attraverso la pratica dello sport, i valori dell’autodisciplina, dell’aggregazione e del rispetto, anche nell’ambito del trattamento rieducativo.

Protocollo 

Allegati