Strage di Brescia, Cartabia: “La Costituzione ha prevalso su tutto”

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“Oggi possiamo dire che la Costituzione, invocata fino a pochi secondi prima dell’esplosione, ha prevalso su tutto. Sulla violenza, sui disegni eversivi, sui depistaggi e tradimenti anche di uomini di Stato”. Rammaricata per l’impossibilità di essere presente, la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha voluto partecipare comunque, anche se in streaming dal suo studio di via Arenula, alla commemorazione per il 47esimo anniversario della strage di Piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio 1974.

La Guardasigilli ha richiamato i frammenti di registrazioni di quella mattina, quando la bomba esplose durante una manifestazione indetta da sindacati e partiti.  “Sembrava che la violenza, la forza di quell’esplosione che uccise 8 persone e ne ferì altre 102 dovesse prevalere su tutto: sulla mobilitazione legittima di chi aveva deciso di scioperare; sui richiami alla Costituzione di chi parlava dal microfono; sulle preoccupazioni di tutta la comunità e sulla tenuta della nostra democrazia. Oggi, rivedendo quelle immagini e riascoltando quell’audio, possiamo dire anche che ‘un’altra storia è cominciata allora’. Oggi possiamo dire che quella Costituzione, invocata fino a pochi secondi prima dell’esplosione, ha prevalso su tutto. Ha prevalso sulla violenza, ha prevalso sui disegni eversivi, ha prevalso sui depistaggi e tradimenti anche di uomini dello Stato”.

La Ministra ha ricordato il lungo percorso giudiziario, che ha portato alla sentenza definitiva della Cassazione nel 2017, che ha confermato le responsabilità del gruppo eversivo di estrema destra, Ordine Nuovo; ha ricordato come quel verdetto sia importante anche per altri processi ancora aperti, come quello per la strage alla stazione di Bologna e si è soffermata su un progetto di digitalizzazione degli atti giudiziari in corso. “Partito da tempo, quel progetto, a cui lavorano dei detenuti, sta ora ricevendo un’accelerazione in vista di un obiettivo importante: mettere a disposizione della cittadinanza e degli storici gli atti giudiziari, che costituiscono una fonte primaria per lo studio di quella parte della storia d’Italia”.

Cartabia ha ricordato il “faticoso percorso della memoria”, portato avanti dalla città di Brescia anche con l’istallazione di formelle dedicate alle vittime del terrorismo e poi si è soffermata su tre parole : memoria, responsabilità, ricostruzione.

L’ultimo pensiero è per la comunità di Brescia, che ha subito anche la virulenza della pandemia. L’invito è a “ricostruire insieme, per mettere da parte divisioni e andare avanti, avendo come unico obiettivo il bene comune”. Sono parole di Manlio Milani, presidente dell’Associazione familiari delle vittime, a cui la Guardasigilli volge il suo “ringraziamento del tutto particolare per la compostezza del suo dolore, per l’autenticità sempre presente nelle sue parole, nei suoi accenti, per la serenità del suo sguardo. Per me – ha detto Marta Cartabia – lui esprime il volto umano di quella giustizia in cui vorrei potermi, anche da ministro, sempre specchiare ogni giorno.”