Successi d’agosto per Bastianelli e Pellielo, segnali in vista dei Giochi

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Ancora loro, sempre loro: i successi di Giovanni Pellielo e Marta Bastianelli riempiono la bacheca delle Fiamme Azzurre e nel fine settimana i sorrisi dei nostri campioni hanno entrambi sullo sfondo la Scandinavia. Il tiratore vercellese coglie a Lahti, Finlandia, il bronzo nel Trap Mixed Team di Coppa del Mondo, stavolta in coppia con Silvana Stanco, dopo i piazzamenti sul podio conquistati di recente con Jessica Rossi. Invece Marta, con indosso la maglia tricolore indossata a fine luglio nella prova in linea di Roseto degli Abruzzi, piazza il suo spunto sul traguardo di Vargarda, ovest della Svezia a due passi dal confine norvegese: e vince la sua terza prova stagionale di Women’s World Tour (la Coppa del Mondo di ciclismo su strada) dopo il Ronde van Drenthe e il Giro delle Fiandre.

Il nostro “Johnny”, già quinto nella classifica individuale vinta da Aleksey Alipov – tiratore russo, arcirivale di mille battaglie – si è confermato eccezionalmente affidabile nella prova mista che entrerà nel programma tecnico olimpico proprio a Tokyo: bronzo nella “finalina” che ha visto la coppia azzurra battere al photofinish (40 a 39) i turchi Safiy Sariturk e Murat Ilbilgi. In Finlandia l’oro è andato ai “cugini” sammarinesi Alessandra Perilli e Gian Marco Berti, di certo la più concreta speranza di medaglia olimpica per l’antica Repubblica del Titano: superato per 40 a 38 in finale il duo bulgaro Selin Ali-Marin Kirilov.

La medaglia di bronzo di Lahti conquistata da Silvana Stanco e Giovanni Pellielo. In mezzo a loro il dt Albano Pera
La medaglia di bronzo di Lahti conquistata da Silvana Stanco e Giovanni Pellielo. In mezzo a loro il dt Albano Pera

Nona vittoria stagionale per Marta Bastianelli, la terza nel massimo circuito iridato, e – anche nell’occasione – l’ordine d’arrivo è regale: alle spalle della fiamma azzurra (3h37’43” per completare i 145 chilometri abbondanti del percorso svedese). Sugli altri gradini del podio: due olandesi Marianne Vos (la “cannibale”, titolatissima su strada, in pista, nel cross e altro) e Lorena Wiebes, oro ai Giochi Europei di Minsk e vincitrice dell’ultima prova del WWT a Londra nella “Prudential Classic”. E poi, alle spalle dell’australiana Chloe Hosking, l’ennesima “oranje” Amy Pieters, appena laureatasi campionessa europea sulle strade di casa sua: sul traguardo di Alkmaar si era piazzata all’argento la nostra Elena Cecchini, che è ugualmente andata a medaglia in questa due-giorni in Svezia. Perché, come da tradizione, Vargarda ha ospitato l’unica prova di cronosquadre valida per la Coppa del Mondo: vittoria alla Trek-Segafredo (il club “civile” di Letizia Paternoster, qui assente dopo l’oro negli Europei U23), seguita a 25” dalla Canyon Racing, la squadra che – come da regolamento – consente alla nostra Elena di disputare le corse UCI su strada (in formazione anche Hannah Barnes, Alena Amialiusik, Alice Barbes e Lisa Klein).

A un anno dai Giochi di Tokyo 2020 i due splendidi veterani della Polizia Penitenziaria coltivano lo stesso sogno olimpico, ma da due prospettive differenti: per Pellielo sarebbe l’ottava partecipazione consecutiva a cinque cerchi, record eguagliato in casa azzurra, al pari del cavaliere Piero D’Inzeo, mentre per Marta Bastianelli il viaggio in Giappone rappresenterebbe l’esordio olimpico in assoluto. Davvero incredibile per una campionessa che onora da 15 anni il ciclismo italiano: ma forse, proprio per questo, un traguardo straordinariamente meritato.