Suicidio S. Vittore, Nordio: “Ieri a Milano i volti opposti del carcere”

Interno del carcere di San Vittore
FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

“Con profondo dolore ho appreso della morte in ospedale dell’uomo che ieri, nella casa circondariale di San Vittore, a Milano, ha tentato il suicidio. Ai suoi familiari, agli operatori dell’istituto, che subito hanno provato a salvarlo, e all’intera comunità dell’amministrazione penitenziaria giunga il mio commosso pensiero e la mia vicinanza.

Purtroppo, anche il 2023 è stato un anno drammatico per i suicidi in carcere, ad oggi 61. Dietro ogni numero, c’è il dramma di una persona e c’è la sconfitta dello Stato, per non essere riusciti ad evitarlo. L’uomo era appena entrato in istituto, il momento più difficile insieme a quello del ritorno in libertà.

A San Vittore, come ahimè in molti altri istituti, il sovraffollamento è tornato a livelli preoccupanti, rendendo molto più difficile il compito di quanti ogni giorno lavorano per garantire – insieme alla sicurezza della società – una pena volta alla rieducazione, come vuole la Costituzione.

Ieri a Milano, il mondo del carcere ha mostrato due volti opposti: inizialmente quello dell’apertura all’esterno, con la visione della Prima del teatro alla Scala – una splendida iniziativa a cui ho voluto mandare un messaggio di plauso; poi il dramma del suicidio.

Al Ministero della Giustizia, stiamo lavorando in più direzioni per cercare di migliorare le condizioni di vita e di lavoro per l’intera comunità del carcere, ma davanti ai drammi dei suicidi non possiamo che interrogarci sulla nostra sconfitta”.

Così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Ieri il Guardasigilli aveva indirizzato un messaggio al direttore della Casa circondariale “Francesco Di Cataldo” di Milano San Vittore, Giacinto Siciliano, per la proiezione in diretta del “Don Carlo” di Giuseppe Verdi nella Rotonda dell’istituto, in occasione della Prima della Scala.

Locandina Teatro alla Scala

“Da dieci anni – scrive il Guardasigilli – la ‘Scala diffusa’ porta la festa di Sant’Ambrogio anche in quest’istituto e più di recente ad Opera: è il carcere che si apre all’esterno, al ‘mondo di fuori’, ricordando a tutti che il carcere vive del contatto con il territorio”.

Nel messaggio il ministro esprime il suo “grande rammarico” per non poter replicare quest’anno l’emozione di assistere alla Prima dalla Rotonda, “un luogo così significativo per la città e per il mondo della giustizia”. E ringrazia il personale dell’Amministrazione Penitenziaria per la “straordinaria dedizione” che rende possibili progetti come questo: “iniziative nate dalla lungimiranza di alcuni e dalla capacità di tanti di operare in sinergia con le autorità locali per rendere la bellezza uno strumento di recupero”.

Come da tradizione, la serata inaugurale della stagione operistica, nel giorno di Sant’Ambrogio, è riservata ai detenuti e al personale dei due istituti penitenziari milanesi, San Vittore e Opera, che per l’occasione ormai da diversi anni aprono le loro porte a ospiti della società civile.

Allegati