Tavolo programmatico Penitenziaria, Morrone: “Confronto costruttivo”

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Si è svolto oggi, al ministero della Giustizia, il Tavolo programmatico della Polizia Penitenziaria, presieduto dal sottosegretario Jacopo Morrone, coadiuvato dal Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Francesco Basentini, alla presenza degli esponenti dei nove sindacati rappresentativi del Corpo.

Morrone ha anticipato la volontà di dare cadenza trimestrale al Tavolo, per meglio valutare il cronoprogramma delle attività e “poterne monitorare l’avanzamento”. Il sottosegretario ha, poi, enunciato brevemente i risultati raggiunti dal novembre scorso, quando si è tenuto l’ultimo incontro, e le azioni avviate in questi mesi, dal piano assunzioni agli stanziamenti per il rinnovo del vestiario degli agenti, fino alle proposte per le dotazioni per la loro sicurezza personale.

Risulta, inoltre, in fase di studio la costituzione di un gruppo operativo di intervento composto da agenti specificamente formati, con l’obiettivo di affrontare e risolvere eventuali situazioni di pericolo, come risse e tumulti all’interno degli istituti.

E’ stato affrontato l’allarmante tema dei suicidi che colpisce la Polizia penitenziaria, in modo numericamente anche più grave di tutte le altre Forze di sicurezza: “Questo problema – ha evidenziato Morrone –  è al centro dell’attenzione del ministero che intende trovare soluzioni di supporto e appoggio agli agenti”. Il sottosegretario ha espresso l’intenzione di rinnovare i contatti con il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, che ha istituito nel febbraio 2019 l’Osservatorio permanente interforze sul fenomeno suicidario tra gli appartenenti alle Forze di Polizia, per condividere il progetto e valutare le azioni da mettere in atto.

Morrone ha fatto riferimento, infine, all’impegno assunto dal Dipartimento per un incremento delle strutture carcerarie con l’acquisizione di ex caserme dismesse, in accordo con il Demanio, e con nuove costruzioni.

Diverse le questioni poste sul Tavolo dai rappresentanti sindacali, tra cui le modifiche al riordino delle carriere delle forze di Polizia, che hanno comunque riconosciuto il passo in avanti compiuto, rispetto al passato, in termini di attenzione e apertura al dialogo per risolvere gli annosi problemi del Corpo: “C’è molto da fare anche per rimediare alle carenze e ai problemi ereditati dal passato – ha concluso Morrone – ma la nostra attenzione c’è, così come la volontà di accogliere se non tutte le istanze rappresentate dal Corpo, almeno quelle più urgenti”.