Teatro in carcere, a Pesaro la X edizione di “Destini incrociati”

Spettri di Vito Alfarano_Ph Dario Discanno (Teatro in carcere)
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Spettacoli, laboratori, incontri per conoscere il mondo del teatro in carcere. Dopo Venezia, quest’anno è Pesaro a ospitare la X edizione della rassegna “Destini incrociati“, con eventi nei teatri e nel penitenziario della città.

Si parte nel pomeriggio di lunedì 18 dicembre, alle 14.30, con “Il Filo di Arianna. Primo episodio Metamorfosi”. Nella casa circondariale va in scena la carica simbolica di uno dei più celebri miti greci, per tentare di “uscire tutti dalle piccole prigioni del nostro quotidiano”, si legge nel comunicato dell’iniziativa. Ci sarà una replica dello spettacolo il giorno successivo, alle 10.

Il Filo di Arianna_Metamorfosi di Gianfranco Pedullà_Ph Alessandro Botticelli (Teatro in carcere)

Spazio per la storia del teatro in carcere a palazzo Gradari, con una tavola rotonda sul 65° anniversario dalla fondazione del San Quentin Drama Workshop di San Francisco, la prima compagnia teatrale di sole persone detenute.

La sera, presso il teatro Rossini, gli attori detenuti della casa circondariale di Brindisi interpretano “Spettri”. Lo spettacolo è un tributo a personaggi accomunati dal tentativo di creare un mondo migliore: da Enzo Tortora a Frida Kahlo, a Peppino Impastato, fino a Palmina Martinelli, una ragazza della provincia di Brindisi che fu bruciata viva per aver rifiutato di prostituirsi.

Alle 21.30 alla chiesa dell’Annunziata, “La regina resta”. Interpretata dagli attori detenuti della casa circondariale di Lecce, indaga sui significati della genitorialità e, in senso ampio, del “generare”.

Infine il 20 dicembre alle 10 nella casa circondariale, la compagnia Controvento va in scena con “Giovannino innamorato”, una rielaborazione della nota opera della commedia dell’arte “Pulcinella innamorato”.

Le iniziative sono sostenute dai ministeri della Giustizia e della Cultura, nell’ambito del protocollo d’intesa con coordinamento nazionale Teatro in carcere e università Roma Tre. La direzione artistica è a cura di Ivana Conte, Grazia Isoardi, Vito Minoia, Valeria Ottolenghi, Gianfranco Pedullà e Michalis Traitsis.