Torna ad Alessandria il “Festival delle arti recluse”

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Inizia ad Alessandria la terza edizione del “Festival delle arti recluse” organizzato da ICS ets (Istituto Cooperazione Sviluppo) in collaborazione con gli Istituti penitenziari G. Cantiello e S. Gaeta per valorizzare e far conoscere al territorio aspetti poco noti della detenzione come le attività produttive e i  percorsi artistici e culturali promossi nelle carceri.

La mancata organizzazione dell’evento lo scorso anno, dovuta alle restrizioni anti Covid 19, non ha significato interruzione delle attività della bottega di arte collettiva Artiviamoci, alle cui creazioni proprio il Festival offre un’importante occasione di essere conosciute e apprezzate dalla cittadinanza.
“Il laboratorio artistico – spiega la direttrice dell’istituto, Elena Lombardi Vallauri – ha potuto lavorare durante il lockdown e i detenuti hanno potuto continuare a produrre e a creare molte delle opere che saranno esposte durante la manifestazione”.  “L’edizione di quest’ anno – ha aggiunto la dirigente – si arricchisce di diverse novità come la collaborazione del laboratorio Artiviamoci della Casa di Reclusione “San Michele” con le scuole presenti negli Istituti ed eventi che coinvolgono la sezione collaboratori di giustizia. Si è ampliata così la platea dei fruitori dell’offerta culturale e dei percorsi di responsabilizzazione: Vocali dalla mano alla bocca è il titolo dell’evento destinato a detenuti studenti del corso di alfabetizzazione che nell’arco di quattro incontri, durante la durata del festival, dal 29 novembre al 12 dicembre, costruiranno insieme ai detenuti del laboratorio artistico un alfabetiere con suggestioni pittoriche”.

Il laboratorio “Artiviamoci”

I collaboratori di giustizia sono i protagonisti, con testi scritti e un video, degli incontri di Cara scuola ti scrivo e Le voci dentro in programma rispettivamente il 3 e il 10 dicembre presso la Serra della Ristorazione sociale, dove stasera con un  vernissage si inaugura il Festival. L’Orizzonte è il tema scelto per l’edizione 2021 della kermesse cittadina: “Non la visione del cielo limitata dal muro di cinta e dal perimetro dei cortili nelle ore d’aria – spiegano gli organizzatori – ma le diverse prospettive del cielo interiore” interpretate dalle dieci opere in mostra.
Nello stesso locale,
nato dalla collaborazione tra la Cooperativa Sociale Company &, il Comune di Alessandria e l’associazione Orti in Città, il 10 dicembre si terrà la Cena solidale galeotta con prodotti dell’economia carceraria, proiezioni e musica
Sarà la Nuova Sala conferenze del parco Pittalunga a ospitare il 6 dicembre 26 parole, riflessione condivisa (con operatori, magistrati e garanti) sul significato della pena mentre           all’arte della narrazione sarà  dedicato, 10 dicembre, nel teatro all’interno della casa di reclusione San Michele, Nisida,  incontro con lo scrittore  Andrea Valente che ha lavorato a lungo con i ragazzi dell’istituto minorile napoletano.

Il 6 dicembre arriverà, infine, all’ospedale infantile “Cesare Arrigo” Il terzo Pinocchio, opera che completa un trittico di tavole in legno create dai detenuti di “Artiviamoci”.
L’ultima opera, terminata  già due anni fa,  ha dovuto attendere il superamento delle restrizioni anti Covid per raggiungere il suo posto nella terza rampa di scale dell’Ospedale dove, dicono i suoi realizzatori, proverà insieme alle altre che l’hanno preceduta  “ad alleviare il dolore con la fantasia”.

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