Tributaria, il processo telematico aiuta gli avvocati. Pendenze in calo
21 Marzo 2019
La giustizia tributaria riduce le pendenze di oltre il 10%. E’ il dato che emerge dal saldo tra nuovi ricorsi e cause definite: 43.117 i fascicoli conclusi, con una riduzione delle pendenze dalle 416.802 registrate il 1° gennaio 2018 alle 373.685 al 31 dicembre dello stesso anno. In termini percentuali, il calo complessivo ammonta al 10,3%.
Ma il trend positivo riguarda soprattutto il processo tributario telematico (Ptt), che diventerà obbligatorio a partire dal prossimo 1° luglio: nell’ultimo trimestre del 2018 il 57% di atti e documenti presentati alle commissioni tributarie competenti, Ctp (provinciali) o Ctr (regionali), è stato depositato online, lasciando al cartaceo il restante 43%. Una formula che è stata recepita favorevolmente dagli avvocati: quella dei legali, infatti, è la categoria che ha sfruttato maggiormente il processo telematico. A completare il podio i dottori commercialisti e i ragionieri.
I nuovi contenziosi aperti ammontano a 50.294, con un calo di poco inferiore al 4% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, mentre le cause concluse sono 74.442, con una crescita delle decisioni di oltre il 9%. Nello specifico, il saldo positivo riguarda tanto le Ctp (+10,4%) quanto le Ctr (+6,5%). Le prime hanno emesso un verdetto a favore del fisco nel 45,4% dei casi trattati, mentre i responsi a sostegno delle istanze avanzate dai contribuenti ammontano al 30,9%. Le commissioni regionali, invece, si sono pronunciate favorevolmente nei confronti dello Stato nel 44,5% dei casi, mentre i contribuenti hanno ottenuto parere favorevole nel 36,1% delle controversie trattate.
Per quanto riguarda i costi del giudizio, la compensazione delle spese tra le parti si aggira attorno al 60%. Oneri a carico dei cittadini nel 25% dei casi, col rimanente 15% a carico dello Stato.