Ufficio per il processo, Cartabia in Corte d’Appello di Palermo

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Ottava tappa del viaggio della ministra della Giustizia, Marta Cartabia, nelle Corti d’Appello d’Italia, per illustrare le novità dell’Ufficio del processo

“L’ufficio per il processo è una componente fondamentale delle riforme che stiamo portando avanti, ma non è l’unico elemento su cui si sta puntando, anche se, a mio parere, è un elemento portante. E’ un aiuto nell’immediato, ma è anche un investimento per i futuri colleghi, è un patto intergenerazionale” – ha specificato la Guardasigilli – . E ripercorrendo tutte le novità che si stanno attuando, ha parlato anche del progetto presentato alla Commissione europea che mira a intervenire  su quel “segmento di tempi morti” nel passaggio di fascicoli tra un ufficio e l’altro che va a danno del cittadino, un progetto dedicato che riceverà assistenza da pare della Ue. “E’ in corso una grossa ristrutturazione a livello ministeriale che prevede la nascita di un nuovo dipartimento dedicato all’informatica e alla statistica proprio perché questo è il futuro del nostro accelerare la giustizia laddove ci sono i tempi morti, ma non a discapito della qualità” – ha specificato ancora la ministra Cartabia, ribadendo che l’obiettivo del Ministero è “colpire i tempi morti e le dilazioni inutili” e ricordando poi come la settimana scorsa durante l’incontro con il Commissario europeo, Didier Reynders, si sia affrontato questo aspetto con una chiara necessità di “monitorare i flussi”.

Sul fronte penale ha aggiunto poi come si stia lavorando all’attuazione dell’Osservatorio sul processo penale, “un aspetto voluto fortemente perché l’improcedibilità che ha tanto suscitato discussioni rimanga solo come extrema ratio da non attivare mai”. “Perché questo possa accadere c’è bisogno di questo Osservatorio che stiamo istituendo a giorni – ha aggiunto – E’ di imminente attuazione utile per accompagnare una riforma che può essere sconvolgente”.