“Una giustizia più efficiente
per dare risposte ai cittadini”

Il ministro Bonafede nel piazzale monumentale di via Arenula
FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Il Ministro Alfonso Bonafede ha elaborato l’Atto d’indirizzo politico-istituzionale per l’anno 2020  con l’indicazione delle priorità politiche che il Ministero intende realizzare nel corso del nuovo anno.

L’obiettivo generale, in coerenza con quanto fatto nell’anno precedente, rimane il rafforzamento dell’efficienza del sistema giudiziario e amministrativo così da rispondere in modo sempre più adeguato alle esigenze del cittadino che si rivolge alla giustizia.

Per conseguire questo risultato, tanto atteso dai cittadini, si rende necessaria una riforma della giustizia civile e penale, che consenta di ottenere una drastica riduzione e una maggiore prevedibilità dei tempi necessari a ottenere una pronuncia giurisdizionale. La digitalizzazione dei sistemi e dei procedimenti sarà sempre più cruciale per garantire lo snellimento del sistema e il dimezzamento dei tempi. L’incremento dell’efficienza del sistema giudiziario risponde, inoltre, all’esigenza generale di rafforzare il livello di competitività e attrattività del nostro Paese.

Grande attenzione è dedicata anche al tema della qualità dell’azione amministrativa del Ministero: tutte le articolazioni ministeriali saranno impegnate per promuovere la cultura della trasparenza, anche per prevenire il rischio di fenomeni corruttivi.

Altro elemento cardine del documento elaborato dal ministro Alfonso Bonafede riguarda la riforma del sistema elettorale del Consiglio Superiore della Magistratura, con l’obiettivo di eliminare qualsiasi sospetto di uso distorto nell’esercizio del potere di nomina ai posti apicali degli uffici giudiziari. Un intervento necessario per incrementare la fiducia dei cittadini nella magistratura, rilanciandone l’autorevolezza e il prestigio.

Un ulteriore ambito d’intervento delineato dal documento programmatico riguarda il potenziamento delle dotazioni di personale e mezzi, essenziale per aumentare l’efficienza della macchina giustizia: gli interventi mireranno al completamento delle piante organiche, non solo del personale dell’amministrazione giudiziaria, ma anche della magistratura e della polizia penitenziaria, dando impulso alle riqualificazioni e alla formazione.

Dopo i fatti di cronaca relativi a presunti affidi illeciti di minori, il Ministero ha istituito la  “Squadra speciale di giustizia per la protezione dei minori”. Nel 2020 proseguiranno le attività di quest’organismo, in particolare attraverso la realizzazione di una banca dati digitale nazionale integrata, relativa agli affidi familiari.

Sul versante dell’edilizia penitenziaria, per affrontare efficacemente il problema del sovraffollamento, si punterà sull’aumento dei posti regolamentari, e sull’ innalzamento degli standard qualitativi dei luoghi di detenzione. In programma la realizzazione di nuove strutture, anche mediante la riconversione di immobili pubblici dismessi, e interventi di ammodernamento delle strutture esistenti. Ogni iniziativa in questo cruciale settore è finalizzata ad assicurare condizioni di lavoro sicure e adeguate agli agenti della Polizia Penitenziaria e condizioni di vita dignitose ai detenuti, valorizzando e mettendo in pratica la funzione rieducativa della pena.

L’attenzione nei confronti delle legittime aspettative della Polizia Penitenziaria si realizzerà, inoltre, grazie a un significativo incremento degli organici e alla dotazione di nuovi presidi ed equipaggiamenti per gli operatori di Polizia penitenziaria. Sempre in ottica di gestione del tema del sovraffollamento e delle condizioni di vita nelle carceri, il Ministero s’impegnerà nella prosecuzione dei negoziati internazionali in per il rimpatrio degli stranieri, per l’espiazione della pena nel loro Paese d’origine. La politica di cooperazione internazionale punterà, infine, su azioni di contrasto alla corruzione e alla criminalità.