Vela racconto e Vela spiego: in Calabria il mare unisce e integra

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L’Ufficio di servizio sociale per i minorenni – USSM e la Comunità ministeriale della città di Reggio Calabria, nell’ambito del Protocollo d’intesa con la Lega Navale Italiana, hanno dato vita a due importanti progetti destinati ai minori e ai giovani in carico ai servizi minorili della giustizia della città dello stretto.

Il progetto “Vela racconto”, diretto ai minori e giovani segnalati dall’USSM, è condotto dalla Sezione navale di Reggio Calabria sud mentre la Sezione navale di Pellaro (RC) ha avviato per i minori e i giovani della comunità ministeriale il progetto “Vela spiego”.

Vela Racconto 2020
Vela Racconto 2020

Entrambe le iniziative hanno previsto, per i giovani coinvolti, un ciclo di incontri di preparazione e formazione propedeutici all’approccio con la vita di bordo; uno Skipper li ha poi supportati alla conduzione della barca a vela.

I ragazzi dell'USSM di Reggio Calabria
I ragazzi dell’USSM di Reggio Calabria

I giovani partecipanti al progetto hanno già effettuato una minicrociera a bordo dell’imbarcazione “Vento del Sud”, una barca a vela sequestrata alla criminalità organizzata e utilizzata da 60 immigrati clandestini per ‘i viaggi della speranza’ dalle coste africane sino in Italia. La barca, sequestrata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria è stata affidata in via definitiva alla Lega Navale ed è ora utilizzata per scopi didattici.

Vento del Sud
Barca a vela “Vento del sud”

L’esperienza della crociera ha permesso ai ragazzi di osservare e sperimentare i lavori e le attività tecniche indispensabili per la navigazione (conoscenza dell’imbarcazione, concetti base di meteorologia, venti, andature e tecniche di navigazione a vela e a motore, normativa nautica, preparazione dei pasti, manutenzione e pulizia dell’imbarcazione, soccorso in mare, primo soccorso, comportamenti da tenere in caso di situazioni d’emergenza).  Oltre alle attività lavorative e di studio, i giovani sono stati impegnati in attività ricreative di snorkeling, di raccolta del plancton e di studio al microscopio delle microplastiche presenti nel mare che entrano, purtroppo, anche nella catena alimentare umana.

Le attività, che proseguiranno fino a dicembre 2020, mirano anche a sensibilizzare la comunità locale circa le problematiche connesse alla presa in carico dei minori e dei giovani adulti sottoposti a percorsi di reinserimento sociale, affinché si possano concretizzare i principi di un nuovo paradigma di Giustizia: la ‘Giustizia di Comunità’.