Veneto, Emilia-Romagna, Marche: sinergie tra Provveditorati

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I Provveditori di Emilia Romagna e Marche e del Triveneto, Gloria Manzelli ed Enrico Sbriglia, hanno firmato nei giorni scorsi un Memorandum of Understanding per dare avvio alla costituzione di modelli di sperimentazione fra articolazioni territoriali che consentano di estendere le iniziative di ricerca già avviate a Padova nell’ambito delle attività di progettazione europea. Lo scopo è quello di rafforzare i legami tra soggetti pubblici e privati e di potenziare le rete tra soggetti pubblici.

Proprio la fruizione congiunta di servizi, soluzioni e strumenti tecnologici avveniristici al servizio della sicurezza e della riabilitazione sociale, in una linea di collaborazione stabile sui temi della radicalizzazione e del terrorismo internazionale, è stata oggetto di due giornate di studio, il 25 e 26 febbraio scorso, organizzate a Bologna dal Provveditorato Regionale per l’Emilia Romagna e le Marche, in collaborazione con il Provveditorato del Triveneto e Agenfor International.

Durante la prima giornata di lavori, relativa al progetto europeo J-Safe, dopo i saluti del Provveditore dell’Emilia Romagna e Marche Gloria Manzelli e del Responsabile del Nucleo Investigativo Regionale Francesco Durante, sono stati illustrati ad una platea composta da rappresentanti delle Forze dell’Ordine alcuni modelli operativi tecnologici e il loro possibile utilizzo, in via sperimentale, in ambito penitenziario. Sono stati presentati i sistemi MSAB, che consentono l’estrazione di dati forensi digitali da dispositivi mobili, e il software MERCURE per l’analisi dei metadati telefonici, ad opera di aziende specializzate nel settore e, per la Polizia Penitenziaria, da parte del vice responsabile del Nucleo Investigativo Regionale del Triveneto Antonio Zaza e del componente del medesimo Nucleo Luigi Prota. Inoltre sono state introdotte alcune ipotesi di prototipi tangibili che possano soddisfare le esigenze della Polizia Penitenziaria, anche in cooperazione con le altre Forze di Polizia.

Il Garante regionale dei diritti delle persone ristrette o private della libertà personale per l’Emilia Romagna Marcello Marighelli e Il Direttore dell’Ufficio del Personale e della Formazione del PRAP di Bologna Silvia Della Branca, hanno aperto il confronto della seconda giornata, realizzata nell’ambito del progetto europeo Training Aid. Sono intervenuti il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna Stefano Dambruoso, che ha introdotto le novità legislative previste dalla Legge n. 43/2015 in tema di contrasto alla radicalizzazione, e il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Bologna Giuseppe Spadaro, che con l’avvocato Francesca Calaminici ha presentato i profili giuridico-sociologici della sottrazione internazionale di minori nell’ambito del terrorismo. La Presidente del Centro Italiano di Mediazione e Formazione alla Mediazione Maria Rosa Mondini, insieme al Funzionario giuridico-pedagogico e Project Coordinator di alcuni Progetti Europei Sara Gambino, ha approfondito il tema della giustizia riparativa di orientamento umanistico in contesti complessi come quello dell’esecuzione penale per gli adulti.

Il Provveditore per il Triveneto Enrico Sbriglia ha infine chiuso i lavori, valorizzando nel saluto conclusivo l’operato giornaliero del personale penitenziario impegnato negli istituti e auspicando che tali opportunità di studio possano ulteriormente incrementarsi, anche alla luce delle intese avviate tra le due articolazioni territoriali.

* Marina Caneva è referente per la comunicazione del Prap del Triveneto