Violenza di genere, Cartabia: “Investire su capitale umano e formazione”

Commissione inchiesta femminicidio
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“Il diritto fondamentale della vittima di violenza a non essere violata una seconda volta nella sua dignità”, questo uno dei principi stabiliti dalla Corte di Strasburgo” proprio in pronunce che riguardano direttamente il nostro Paese”. La ministra della Giustizia, Marta Cartabia è intervenuta oggi alla presentazione dei dati contenuti nell’ultima indagine della Commissione d’inchiesta del Senato su ‘Femminicidio e la violenza di genere’, che si è tenuta in Sala Koch a Palazzo Madama. “In altre parole si tratta di un aggravamento, un pregiudizio, una ulteriore ferita inferta alla vittima da parte delle istituzioni (o degli individui) che dovrebbero essere chiamati a proteggerla” ha proseguito la Guardasigilli.

All’incontro convocato dalla presidente della Commissione, Valeria Valente, sono intervenuti il presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, Linda Laura Sabbadini, direttrice del dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell’informazione statistica dell’Istat, la psicologa Elvira Reale e Monica Velletti, presidente della sezione civile del Tribunale di Terni.

La Guardasigilli ha anche auspicato che proprio nelle novità previste nell’ambito del Tribunale unico della famiglia si possa trovare il modo per “evitare di sottoporre le donne vittime di violenza allo stress di molteplici occasioni di rinnovazione del trauma”.

“Ma ripeto: le norme, pur necessarie, non bastano, non basteranno. Occorrerà investire sul capitale umano, sulla formazione iniziale e permanente di tutti gli operatori, perché – ha concluso Marta Cartabia – è innanzitutto una questione culturale”.