Pena di morte, Bonafede:
“Abolirla dappertutto”

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Liberare progressivamente il mondo dalla pena capitale e incoraggiare i Paesi che ne hanno intrapreso un processo istituzionale di abolizione sono gli obiettivi dell’XI Congresso internazionale dei ministri della Giustizia organizzato, come ogni anno, dalla comunità di Sant’Egidio.

All’incontro, aperto questa mattina nella nuova aula del Palazzo dei Gruppi alla Camera dei deputati, sono intervenuti, tra gli altri, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e quello degli Esteri Enzo Moavero Milanesi a sostegno del deciso impegno che da tempo l’Italia porta avanti dinnanzi alle Nazioni Unite nella campagna per una moratoria universale della pena di morte.

“In Italia la pena di morte non c’è e la direzione giusta è la sua abolizione in tutto il modo” ha detto il guardasigilli Bonafede, ricordando come la nostra Costituzione preveda un sistema delle pene che “tende a finalità rieducative”: la pena capitale, invece, “è una sconfitta sia per chi la subisce che per chi la infligge”. Lo Stato che condanna un individuo alla pena di morte intraprende, ha poi aggiunto, “una strada di non ritorno anche di fronte a eventuali errori”.

Numerosi i ministri della Giustizia – soprattutto provenienti da Paesi africani e asiatici – che si sono riuniti per discutere le misure di contrasto al fenomeno, ma anche per impedire le esecuzioni extragiudiziali, i linciaggi e, più in generale, la violenza diffusa che provoca sempre più vittime in diverse società.

Secondo i dati resi noti dalla Comunità di Sant’Egidio, ad oggi sono 106 i Paesi che hanno abolito per legge la pena di morte per tutti i reati, 8 quelli che l’hanno abolita, salvo che per reati eccezionali e in tempo di guerra, e 29 quelli che non applicano esecuzioni capitali da almeno 10 anni. Sono, invece, 56 i Paesi che mantengo la pena di morte, ma il numero di quelli dove viene eseguita è sceso a 23.

Dal 2007 al 2018 (ultima votazione lo scorso 18 novembre) la bozza di risoluzione sulla moratoria all’Onu ha ottenuto un crescendo di consensi arrivando a 123 Paesi favorevoli, 30 astenuti e 36 contrari.

In tutti i continenti opera un ampio movimento di supporto a questa iniziativa e sono oltre 2mila le “Città per la Vita” che il 30 novembre illumineranno i loro monumenti in ricordo del giorno della prima abolizione della Pena di Morte ad opera di uno Stato, il Granducato di Toscana, nel 1786.

Programma del Congresso