Scherma, Aldo Montano verso i suoi quinti Giochi Olimpici

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Tokyo è sempre più vicina. Dopo il bronzo mondiale a Budapest, per Aldo Montano e gli sciabolatori azzurri il traguardo della qualificazione olimpica è ormai ad un passo: appena un pizzico di scaramanzia, almeno fino a quando l’aritmetica non darà l’OK definitivo. Per il campione livornese (LEGGI QUI la sua intervista a gNewsonline) sarebbe la quinta partecipazione ai Giochi: da quel debutto di Atene 2004, dove si presentò al mondo vincendo la medaglia d’oro e stregando tutti per la sua esuberanza ed il carisma.

La scherma azzurra, che pure arriva da una stagione di Coppa del Mondo piena di successi, nell’edizione iridata in Ungheria ha segnato il passo: per la prima volta da 17 anni non ha vinto un titolo individuale, pur facendo il solito pieno di medaglie in tutte e tre le armi.

Magari è il modo giusto per aumentare la voglia di riscatto proprio in vista della trasferta olimpica: quella che fa gola anche al livornese delle Fiamme Azzurre, fermato a Budapest nel torneo individuale proprio da un magiaro, Csanad Gemesi. Una sola stoccata di differenza, 14 a 15, uno di quei duelli che lasciano l’amaro in bocca perché l’avversario veniva dai gironi di qualificazioni – dove era stato il migliore di tutti – mentre Aldo era tra gli ammessi d’ufficio al tabellone principale. Il titolo è andato ad un coreano, Oh Sanguk, che ha battuto 15 a 12 l’ungherese Andras Szatmari. Stesso esito del torneo a squadre, tre giorni più tardi: i coreani, interpreti di una scherma poco classica e tanto fastidiosa, trionfano sulla scuola canonica dell’Ungheria (45 a 44). Anche l’Italia è andata sul podio, a ricevere il bronzo: qui sono state proprio le lame di casa a frenare la corsa degli azzurri verso la finale, tanto che poi il quartetto italiano formato anche da Luca Curatoli – bronzo individuale – Luigi Samele ed Enrico Berrè ha dovuto affrontare e battere i tedeschi (45 a 38) per portare a casa un altro metallo.