Carcere Avellino, il fiuto dei cani antidroga

FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Numerosi micro telefoni cellulari e centinaia di dosi di hashish nei pacchi di Natale per i detenuti: a scoprirli nel carcere di Bellizzi Irpino (Avellino) sono stati Axel e Buk, i cani antidroga della Polizia Penitenziaria, che hanno “fiutato” la posta fatta recapitare ai carcerati. Migliaia le scatole passate al setaccio durante l’operazione coordinata dal commissario Attilio Napolitano. “La sinergia del Personale di Polizia del Reparto di Avellino e del Personale Specializzato dell’Antidroga – ha commentato Ciro Auricchio, segretario Uspp – ha assestato un duro colpo ai tentativi di spaccio all’interno della prigione oltreché impedire l’ingresso di telefoni atti ad avere comunicazioni fraudolente tra i ristretti e la criminalità organizzata. Vivo compiacimento è rivolto a tutti i Baschi Azzurri coinvolti. Cogliamo l’occasione per dare il benvenuto al cane poliziotto Axel, in questi giorni in supporto delle Unità Cinofile della Regione, di cui apprezziamo le abilità atteso i sequestri operati”.

L’istituzione del Servizio Cinofili della Polizia Penitenziaria risale al 2002 e nasce per contrastare i tentativi di introduzione di sostanze stupefacenti all’interno degli istituti penitenziari. L’unità cinofila è costituita dal conduttore col suo cane: sono 54 i conduttori (di cui 11 istruttori) e 46 cani tra cui meticci, pastore belga, labrador e rottweiler, dobermann e pastore tedesco.

Nel 2018, in più di 1.400 interventi, gli animali hanno permesso di sequestrare più di due chilogrammi di droga soltanto in carcere. Senza contare tutte le operazioni in cooperazione con altre Forze dell’ordine nelle quali hanno letteralmente “ficcato il naso” con successo.