Avellino, trovati altri otto telefonini con accessori, destinati a detenuti

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Cellulari spediti ai detenuti tramite pacco postale, nascosti tra cibo e altri oggetti. Un nuovo tentativo di introdurre con questa modalità telefonini e quanto necessario a consentire ai detenuti di comunicare con l’esterno è stato sventato dalla Polizia penitenziaria nel carcere di Avellino.

Questa volta il materiale – 5 Smarthphone, 3 microcellulari, 6 Sim card e 4 cavetti t USB- era stato occultato all’interno di confezioni di piatti di plastica, in appositi incavi realizzati mediante tagli artigianali. A trovarli sono stati gli stessi agenti della Polizia Penitenziaria addetti all’ufficio del casellario che il giorno precedente avevano rinvenuto 14 microcellulari in un contenitore per alimenti. L’introduzione e il possesso di telefoni cellulari è previsto come reato dall’art. 391-ter del codice penale, introdotto d.l. n. 130/2020.