Due arresti per usura a Messina, imprenditore denuncia gli estortori

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Il Gip del Tribunale di Patti ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due usurai, eseguita dai militari della locale Compagnia Carabinieri. La denuncia è partita da un imprenditore messinese che opera nel settore delle calzature e dell’abbigliamento, vittima in più riprese dei soprusi e delle minacce messe in atto dagli odierni indagati a partire dall’estate del 2017, anche attraverso saccheggi di mercanzia posti in essere nel magazzino. Il commerciante, in condizioni di difficoltà per i debiti contratti con le banche, nel dicembre 2016 aveva accettato un prestito di 50mila euro al tasso usurario del 13%, con interessi pari a 6.500 euro mensili. I due arrestati sono Fortunato Calabrò, 42 anni di Brolo, e il 53enne messinese Franco Chiaia: entrambi sono ritenuti responsabili in concorso di usura pluriaggravata, mentre a carico del Calabrò vi sono anche i reati di estorsione, lesioni personali e rapina. Le indagini condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Patti – con l’ausilio di testimonianze, sopralluoghi, evidenze fotografiche e intercettazioni telefoniche – hanno permesso di accertare gravi indizi di colpevolezza che hanno determinato il provvedimento di custodia cautelare nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto per Calabrò e degli arresti domiciliari per Chiaia.