Frode fiscale e bancarotta fraudolenta, sequestrati beni per 20,4 mln di euro

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Il Gip del Tribunale di Vallo della Lucania ha disposto il sequestro preventivo per equivalente sui beni riconducibili a una società attiva del settore della gestione dei rifiuti in diversi comuni della Campania: la misura adottata riguarda circa 100 beni immobili tra fabbricati e terreni, 25 veicoli e disponibilità finanziarie per 4 milioni di euro, per un valore complessivo di circa 20,4 milioni di euro. Gli accertamenti disposti dalla Procura della Repubblica e affidati alla Guardia di Finanza di Vallo della Lucania hanno fatto emergere, nei confronti di 29 indagati, 45 ipotesi di reato, che vanno dalla bancarotta fraudolenta alla frode fiscale, al peculato fino al falso in bilancio. I presunti responsabili sono amministratori, consulenti e componenti degli organi di vigilanza di una società pubblica incaricata dei servizi di igiene urbana in 49 comuni del Basso Cilento: la massa debitoria accertata dai finanzieri ammontava a oltre 30 milioni di euro, cui si aggiungono 10 milioni di euro per condotte distrattive poste in essere in pregiudizio dei creditori.