Carcere, al via il progetto “Mi riscatto per Palermo”

Mi riscatto per Palermo 9mar23
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“Mi riscatto per Palermo”, il progetto per il reinserimento di persone in esecuzione pena tramite lavori di pubblica utilità, avviato  da un accordo tra  ministero della Giustizia e Comune di Palermo, firmato nel novembre scorso, ha segnato oggi un’importante tappa. Stamani a Palazzo delle Aquile è stato il firmato il Protocollo operativo in cui si definiscono nei dettagli i compiti assegnati a ciascuno dei soggetti istituzionali coinvolti.

Antonella Tirrito, assessore all’Innovazione e alle Politiche emergenziali, migratorie e progetti per i detenuti, Maria Luisa Malato, direttrice della casa circondariale Pagliarelli “A.Lorusso”, Fabio Prestopino, direttore della casa di reclusione Ucciardone “C.di Bona” e Antonio Pensabene per la società Reset – Rete Servizi Territoriali, hanno siglato il documento in rappresentanza delle realtà coinvolte a livello locale. Per il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria il protocollo è stato sottoscritto da Vincenzo Lo Cascio, direttore dell’Ufficio centrale lavoro detenuti, la struttura dipartimentale che a oggi ha coordinato oltre 100 progetti di pubblica utilità.

“La firma del protocollo operativo, frutto di un intenso lavoro che ha visto impegnate nella stesura l’amministrazione comunale e la direzione generale dei detenuti e del trattamento del DAP, è il primo atto concreto di attuazione del Protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso novembre dall’amministrazione penitenziaria” ha dichiarato Gianfranco De Gesu, direttore generale e trattamento, che in una dichiarazione letta nel corso dell’incontro, ha voluto ricordare il percorso ed evidenziare le finalità dell’intero progetto. “Il protocollo – continua la nota di De Gesu – è lo strumento che consentirà di avviare al lavoro di pubblica utilità da subito venti persone detenute negli istituti palermitani; numero destinato ad essere incrementato nel tempo. Si riprende in tal modo un rapporto di collaborazione secondo un modello già sperimentato a Palermo sotto l’egida dell’ONU e assurto a modello nel sistema penitenziario messicano”

Nel protocollo si tracciano le modalità operative per l’esecuzione degli interventi che riguarderanno principalmente il recupero del patrimonio ambientale nel territorio cittadino. Su indicazione del tavolo di coordinamento, costituito da rappresentanti dei vari partner, il comune di Palermo individuerà le aree di interesse per poter procedere ai  sopralluoghi e alla stima di delle risorse necessarie. I detenuti saranno selezionati dalle direzioni degli istituti, all’interno dei quali avverrà la formazione teorica, mentre le attività pratiche saranno svolte nelle  strutture comunali.

“Voglio sottolineare l’importanza che il progetto ha nel contrasto alla recidiva, perché lavorare nel periodo di espiazione della pena, alla risocializzazione e alla ricreazione di spazi di integrazione nella comunità è un importante momento sia educativo ma anche di possibilità di inclusione sociale “ ha dichiarato l’assessore Tirrito, che ha anche sottolineato “l’importanza di rendersi utili per la comunità della propria città nella valorizzazione del bene comune“.