Codice crimini internazionali, ecco la proposta della Commissione

Commissione codice crimine internazionale
FacebookTwitterWhatsAppEmailCopy Link

Presentata alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, la relazione finale della Commissione per un Codice dei crimini internazionali, istituita dalla Guardasigilli  il 23 marzo 2022.

Il testo propone un nuovo codice dei crimini internazionali. In questo modo si darebbe pieno adempimento agli obblighi internazionali assunti dall’Italia a seguito della ratifica dello Statuto di Roma, dopo 20 anni dalla sua entrata in vigore e 24 dalla sua firma.

“Il Ministero aveva già in animo di mettere mano a questo capitolo importante della nostra legislazione penale contro i crimini internazionali di guerra. Le occasioni della storia, come quella in Ucraina, hanno accelerato la nostra determinazione e anche impresso un ritmo sostenuto. Ringrazio tutta la Commissione che, in così poco tempo, ha provveduto alla redazione di un vero codice di diritto penale internazionale che copre quegli aspetti sostanziali della disciplina che mancavano, ma che fa anche interventi importanti per ciò che riguarda la giurisdizione. Sarà mia cura portare questo importantee lavoro all’attenzione del Governo” ha specificato la Guardasigilli.

La Commissione, presieduta da Francesco Palazzo, professore emerito di diritto penale dell’Università di Firenze, e da Fausto Pocar, professore emerito di diritto internazionale dell’Università di Milano, è composta da:

Rosario Aitala (Giudice della Corte penale internazionale), Maurizio Block (Procuratore generale militare presso la Corte suprema di cassazione), Valeria Del Tufo (Ordinaria di Diritto penale presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa), Emanuela Fronza (Associata di Diritto penale presso l’Università di Bologna), Nicola Lettieri (sostituto Procuratore generale presso la Corte suprema di cassazione), Salvatore Luongo (Capo dell’Ufficio Legislativo del ministero della Difesa), Stefano Manacorda, (Ordinario di Diritto penale presso l’Università degli studi della Campania), Chantal Meloni (Associata di Diritto penale presso l’Università degli Studi di Milano), Antonio Mura (Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Roma), Antonio Pastore (Magistrato addetto al Servizio Affari Internazionali, presso il Gabinetto della ministra della Giustizia), Marco Pedrazzi (Ordinario di Diritto internazionale presso l’Università  degli Studi di Milano), Ezechia Paolo Reale (Segretario generale del Siracusa International Institute), Paola Rubini (Vice presidente Unione Camere penali italiane), Cuno Jakob Tarfusser (sostituto Procuratore generale presso la Corte d’appello di Milano), Antonio Vallini (Ordinario di Diritto penale presso l’Università di Pisa), Pasquale Velotti (Vice Capo del Servizio per gli affari giuridici, del contenzioso diplomatico e dei trattati presso il ministero Affari Esteri e Cooperazione internazionale), Salvatore Zappalà (Ordinario di Diritto internazionale presso l’Università  di Catania).

A questi si aggiungono il Capo e il Vicecapo di Gabinetto, il Capo e il Vicecapo dell’Ufficio Legislativo, il Capo dipartimento per gli affari di giustizia, il Direttore generale degli affari internazionali e della cooperazione giudiziaria e il Consigliere diplomatico della Ministra.

LEGGI LA RELAZIONE