Commissione Sud, presentata la sintesi degli interventi

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Una cabina di regia strategica che con i principali attori del territorio agisca prima possibile per risolvere i problemi della giustizia al Sud. Entro il 2023, infatti, previsti interventi concreti per arginare l’alto turnover di magistrati, avviare interventi di edilizia giudiziaria e provvedere allo smaltimento dell’arretrato. Queste alcune delle attività proposte dalla Commissione interministeriale per la giustizia nel Sud, presieduta da Maria Rosaria Covelli, capo dell’Ispettorato generale del ministero della Giustizia, e riunita questa mattina davanti alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e alla ministra per il Sud, Mara Carfagna.

Chiari gli obiettivi della Commissione che, dopo aver individuato un insieme di fattori che frenano l’efficienza della giustizia nel Mezzogiorno, ha proposto soluzioni, alcune attuabili nell’immediato altre con necessità più lunghe. Interventi che, come sottolineato dalla presidente Covelli, necessitano però di una una cabina di regia politico-strategica che sia in grado di proseguire nel definire le aree di intervento, controllare il censimento dei fabbisogni per la progettazione operativa, verificare le risorse e anche strutturare staff a supporto di questa fase di realizzazione.

Tra i propositi, fondamentale la digitalizzazione dei servizi anche attraverso la creazione di “Tribunali smart“, la costruzione di una banca dati nazionale della giurisprudenza di merito civile, oltre a interventi strutturali da attuare in distretti strategici, come  Napoli e Reggio Calabria, che possono rappresentare un importante tassello per centrare gli obiettivi e diventare paradigma di diffusione di buone prassi. Questi ultimi due distretti infatti, insieme ad altri (Bari, Marsala, Messina, Salerno) hanno già implementato buone pratiche organizzative, di varia efficacia e rilevanza, sia interne all’organizzazione dell’Ufficio, che nei rapporti esterni con soggetti terzi.

“E’ stato un lavoro proficuo, intenso, creativo, che ha fatto emergere problemi da affrontare e buone pratiche da diffondere – ha sottolineato la ministra Cartabia – una cabina di regia darà attuazione alle linee di intervento proposte, in linea con gli obiettivi Pnrr. Dobbiamo aggredire immediatamente una delle principali criticità emerse, l’alto turnover dei magistrati al Sud: possiamo immaginare qualche intervento normativo, per andare in aiuto degli uffici giudiziari, mentre confido nei benefici dell’ingresso massiccio di giovani con l’Ufficio per il processo nell’abbattimento dell’arretrato. C’è un punto di fondo che sta emergendo: l’attuazione del Pnrr ci spinge a un cambiamento di metodo nell’organizzazione del lavoro, con obiettivi a lungo termine e verifiche costanti”.

“Forse per la prima volta abbiamo una ricognizione specifica e approfondita sulla condizione della giustizia al Sud, con una chiara indicazione delle criticità da affrontare e risolvere ma anche delle buone prassi da diffondere. Le proposte operative scaturite da questo lavoro avranno un seguito concreto e siamo già impegnati per reperire le risorse necessarie – ha commentato la ministra Carfagna –  una giustizia civile efficiente è l’infrastruttura civica indispensabile per attrarre al Sud più investimenti, contribuire a creare più occupazione, crescita e una società più giusta: è in questo spirito che affiancheremo, alla più generale azione riformista del governo, specifici interventi di sostegno agli uffici giudiziari delle regioni del Mezzogiorno, nel riconoscimento di una situazione molto peculiare”.

In allegato la sintesi degli interventi e la relazione finale della Commissione Sud.