Delegazione Onu visita lavorazioni in carceri Campania

Martha Orozco con il kit vestiario della Polizia Penitenziaria prodotto nella casa di reclusione di Sant'Angelo dei Lombardi
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Quando Francesca alza gli occhi dalla macchina per cucire e incontra gli sguardi di tutta la delegazione davanti a lei, il suo sorriso racconta l’orgoglio di sentirsi parte di qualcosa di importante. Per lei e per altri. Francesca (nome di fantasia) è una delle detenute che lavorano nella sartoria femminile del carcere di Santa Maria Capua Vetere, prima tappa della visita a tre istituti penitenziari della Campania di una delegazione dell’Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta alla droga e al crimine (Unodc) di Città del Messico, partner insieme al Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di un progetto di cooperazione internazionale iniziato nel 2019 per il reinserimento lavorativo dei detenuti.

A guidarla è Martha Orozco, responsabile del progetto “De vuelta a la comunidad”, avviato in Messico grazie ai memorandum sottoscritti e allo scambio di esperienze e di collaborazione fra lo Stato messicano e il Dap, sotto il coordinamento, appunto, dell’Unodc. Accompagnata dal responsabile dell’Ufficio centrale per il lavoro dei detenuti del Dap, Vincenzo Lo Cascio, e dalla Presidente del Consorzio di imprese Asi Caserta, Raffaella Pignetti, è in Campania da ieri, per verificare sul campo alcune esperienze di lavoro di pubblica utilità avviate dal Consorzio nell’area industriale di Caserta e alcuni modelli di lavoro penitenziario che si svolgono nelle case circondariali di Salerno e di Santa Maria Capua Vetere e nella casa di reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi.

La Presidente del consorzio di imprese Asi Caserta (sx) con la responsabile del progetto Unodc-Italia-Messico "De vuelta a la comunidad" Martha Orozco
La Presidente del consorzio di imprese Asi Caserta (sx) con la responsabile del progetto Unodc-Italia-Messico “De vuelta a la comunidad” Martha Orozco

Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere la delegazione Unodc-Dap è stata accolta dalla direttrice Donatella Rotundo e ha visitato il laboratorio di sartoria femminile. Qui è attiva una produzione artigianale legata al più ampio progetto nazionale “#Ricuciamo” per la produzione di mascherine su scala industriale: vi lavorano 10 detenute che realizzano artigianalmente circa 500 pezzi al giorno. È in questa sartoria che sono state prodotte le mascherine appositamente usate per campagne di sensibilizzazione come quella “Stop violenza contro le donne” (anche in più lingue) o a beneficio di destinatari istituzionali (Polizia Penitenziaria, Direzione sanità Carabinieri) o utilizzate in occasione di apposite iniziative (Onu, Fondazione Falcone, Presidenza Europea). E sempre qui sta per essere avviata una produzione specifica di camici per cucinieri.

Nell’istituto è attivo anche un laboratorio sartoriale maschile, dove attualmente sono impegnati 12 detenuti nella confezione di pantaloni e camicie per la popolazione reclusa, mentre altri 7 realizzano zaini (40 al giorno), compresi quelli che saranno distribuiti il prossimo weekend nel corso del Gran Premio di Formula E in programma a Roma. Due detenuti sono infine impegnati nelle lavorazioni di stampa sui tessuti delle mascherine prodotte nella sartoria femminile.

Ma nel corso del 2022 nella sartoria maschile sarà avviato un nuovo progetto che coinvolgerà 100 detenuti in due fasi. Fra circa un mese inizierà la produzione delle camicie bianche per la Polizia Penitenziaria di tutta Italia. Una grande azienda campana, leader nel settore tessile e in particolare nel confezionamento delle camicie, formerà appositamente 40 detenuti e le camicie prodotte avranno la scritta Ministero della Giustizia. Inoltre, entro fine anno, saranno acquisiti i macchinari e sarà avviata la produzione delle uniformi operative e delle insegne di qualifica del Corpo, a cui lavoreranno rispettivamente altri 40 e 20 detenuti adeguatamente formati.

Un momento della visita nel laboratorio sartoriale maschile della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere
Un momento della visita nel laboratorio sartoriale maschile della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere

Successivamente la delegazione Dap-Onu ha visitato alcuni cantieri nell’area industriale di Marcianise, nel casertano. Qui ha potuto seguire un gruppo di detenuti impegnati nella manutenzione e nella cura del verde nell’ambito del protocollo d’intesa “Mi riscatto per il futuro”, sottoscritto nel dicembre 2019 tra Dap e Consorzio Asi per la promozione e lo sviluppo del lavoro di pubblica utilità a favore della popolazione reclusa.

La prima giornata in Campania della delegazione Unodc-Dap si è infine conclusa con la visita alla casa di reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi. Nell’istituto irpino lavorano 98 detenuti, sui 133 presenti. Accompagnata dal Comandante di reparto, Giovanni Salvati, la rappresentante delle Nazioni Unite ha potuto visionare le diverse tipologie di lavorazioni attive nell’istituto: la carrozzeria, l’officina meccanica e il lavaggio degli automezzi dell’Amministrazione; la sartoria, dove vengono prodotte le camicie estive e i calzini per il personale del Corpo; la tipografia che serve tutte le necessità dell’Amministrazione in tutta Italia; la lavanderia esterna e le diverse lavorazioni avviate nel tenimento agricolo curate dalla popolazione reclusa.

Domani, seconda giornata di impegni. In mattinata, alle ore 11:30, nella sala convegni del Centro Orafo ‘Il Tarì’, presentazione dei risultati conseguiti in due anni di collaborazione fra Asi Caserta e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Interverranno la presidente del Consorzio Asi Caserta, Raffaela Pignetti, il responsabile dell’Ufficio centrale per il lavoro dei detenuti del Dap, Vincenzo Lo Cascio, il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Campania, Lucia Castellano, il direttore dell’Ufficio detenuti e trattamento del Prap Campania, Assunta Borzacchiello, e il Magistrato di Sorveglianza, Marco Puglia. In chiusura, prenderanno la parola la rappresentante Unodc, Martha Orozco, e il Sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto. Nel pomeriggio la delegazione Unodc-Dap visiterà la casa circondariale di Salerno.