Detenuti ritrovano quadro
rubato a Pianosa

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Un gesto nobile capace di avvalorare un percorso di riscatto che, passo dopo passo, conduce verso la libertà. Può essere descritto in questo modo il ritrovamento e l’immediata riconsegna, da parte di due detenuti, di un quadro appartenente a una mostra allestita lungo le strade di una storica cantina ottocentesca sull’isola di Pianosa.

Lo scorso 1° agosto, durante l’orario di apertura al pubblico dell’esposizione artistica di alcuni dipinti realizzati da Giuliana Perrini, comandante del carcere di Porto Azzurro, il quadro intitolato “Proiezioni dinamiche” sparisce improvvisamente. Sembra uno scherzo, ma nel giro di poco è la stessa autrice a rendersi conto di quanto appena accaduto.

“Il quadro, realizzato su legno con una tecnica mista, era stato posizionato su una delle tante botti presenti all’interno della cantina – spiega la comandante Perrini -. Quando ho saputo della sparizione del dipinto, ho provato un profondo senso di amarezza: sinceramente, in quel momento, ho pensato di aver mal riposto la fiducia nutrita nei confronti dei visitatori dell’isola”.

A quel punto scattano le ricerche, frutto della collaborazione tra gli uomini della Polizia Penitenziaria di stanza a Pianosa e i carabinieri. Vengono coinvolti anche alcuni detenuti che lavorano sull’isola, supportati dagli agenti. E all’improvviso, il colpo di scena: a ritrovare il quadro, in un anfratto di una delle strade della cantina, sono proprio due detenuti impiegati in un ristorante dell’isola.

“Sento il dovere di ringraziarli – afferma Perrini -. E’ un bel segnale quello che arriva da questa storia. Ritengo si tratti della conferma di un percorso trattamentale virtuoso. Una scommessa vinta grazie al lavoro delle istituzioni e alla disponibilità dei detenuti. Per chi fa il nostro lavoro, vicende come queste rappresentano un grosso motivo d’orgoglio”.

Probabilmente l’intento di chi ha cercato di portare a termine il colpo era quello di passare inosservato, prelevare successivamente il dipinto per poi portarlo con sé a bordo del traghetto che riconduce i turisti sulle coste dell’Isola d’Elba, da dove l’imbarcazione al mattino parte. L’autore (o l’autrice) del colpo mancato non è stato individuato, ma il quadro è tornato immediatamente al suo posto all’interno della mostra. Una storia a lieto fine.