Didattica a distanza negli istituti di Padova, Massa Marittima e Siracusa

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Sono sempre di più i detenuti che possono riprendere, tramite la didattica a distanza, i corsi scolastici interrotti dalle restrizioni anti-Covid 19, opportunità importante per il completamento dei corsi di studio e fondamentale per quanti devono sostenere gli esami di maturità.

Nella casa di reclusione di Padova è stata allestita un’aula che consente di seguire le lezioni via Skype agli studenti dell’indirizzo amministrazione, finanza e marketing dell’Istituto Einaudi – Gramsci. La modalità organizzativa è la stessa già sperimentata in altre carceri: connessioni a gruppi di allievi e video-lezioni che si ripetono nel corso della giornata per consentire a tutti i 70 iscritti di usufruire di questa opportunità che nei prossimi giorni sarà estesa anche agli studenti del CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli adulti). Le difficoltà organizzative legate all’utilizzo di una tecnologia diversa da quella utilizzata con studenti “liberi” e qualche problema nelle connessione, sono superate grazie a una flessibilità degli orari e alle turnazioni. Continuo è anche l’invio da parte dei docenti di materiale didattico cartaceo per studiare, svolgere esercitazioni e proseguire con il completamento dei programmi.

Già da un mese sono riprese le lezioni anche per i 30 studenti detenuti del carcere di Massa Marittima, allievi dei percorsi formativi di prima alfabetizzazione, scuola media e primo biennio delle superiori. Gli iscritti si collegano via Skype a gruppi, attualmente due volte a settimana con gli insegnanti del CPIA di Follonica. Presto ai percorsi di istruzione scolastica si affiancheranno i corsi di formazione professionale a distanza del laboratorio per la trasformazione dei prodotti agroalimentari del territorio, progetto sostenuto dal “Pulmino contadino” in collaborazione con Slow Food Monteregio. A dicembre si erano già potuti assaggiare i primi prodotti ma poi l’attività è stata interrotta a causa dell’emergenza Coronavirus. Ora, grazie ai collegamenti a distanza, sarà possibile riprendere le lezioni teoriche così da essere pronti a ripartire quando la pandemia sarà solo un brutto ricordo.

In Sicilia, tra i primi istituti penitenziari a sperimentare la didattica a distanza c’è la casa circondariale di Siracusa dove tornano a interagire con i loro docenti gli studenti dei corsi di alfabetizzazione del CPIA “Manzi” e dell’Alberghiero di Palazzolo Acreide. Le lezioni avvengono con l’utilizzo della lavagna multimediale e delle piattaforme Go to, grazie al supporto della rete Linkem che, tra l’altro, ha concesso a titolo gratuito la prosecuzione in remoto dei colloqui dei detenuti con le famiglie. Le lezioni, ognuna della durata di 30 minuti, si svolgono sia al mattino che al pomeriggio, per permettere la partecipazione a tutte le classi.

La formazione a distanza non è solo un’opportunità per i detenuti studenti di proseguire gli studi ma anche “l’occasione per cercare di colmare il gap del digitale – spiega Wilma Greco, ambasciatrice per la Sicilia di Epale (Piattaforma elettronica per l’apprendimento degli adulti in Europa) -. Hanno cominciato a sperimentare le videochiamate con i familiari e per alcuni di loro si è trattato del primo ‘appuntamento’ con lo smartphone”.

Lezioni a distanza anche a PORTO AZZURRO e BERGAMO